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Spesometro 2013 : nessuna proroga, ma fisco più tollerante

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Spesometro 2013 : nessuna proroga, ma fisco più tollerante
Marco Polci

Il nuovo spesometro 2013 relativo alle operazioni 2012 scade il 12 novembre per i contribuenti mensili e il 21 novembre per quelli trimestrali. L’adempimento interessa tutti i titolari di partita iva che effettuano operazioni di cessioni di beni e prestazioni di servizi da e verso operatori nazionali ed internazionali, rilevanti ai fini IVA e che sono soggette ad obbligo di fatturazione e coloro che pongono in essere operazioni non soggette a tale obbligo di importo non inferiore ai 3600 euro iva inclusa. I titolari di partita Iva possono rivolgersi per l’adempimento ai Consulenti del Lavoro, intermediari abilitati alle trasmissioni telematiche all’Agenzia delle Entrate. Le operazioni da comunicare sono solo quelle rilevanti ai fini Iva, dove per rilevanti vengono intese le operazioni imponibili (anche in reverse charge), le operazioni non imponibili e le operazioni esenti art. 10. Sono da includere inoltre anche le operazioni in contanti legate al turismo, effettuate dai soggetti di cui agli articoli 22 e 74-ter del D.P.R. n. 633 del 1972 nei confronti delle persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana. Sono esclusi dallo spesometro: i contribuenti regime dei minimi, gli enti associativi, associazioni sportive dilettantistiche che si avvalgono del regime di cui alla Legge 398/91, imprenditori agricoli in regime di esonero, società di capitali non lucrative esercenti attività sportiva dilettantistica che si avvalgono del regime di cui alla legge 398/91, enti non commerciali. Da giovedì 10 ottobre è stato messo a disposizione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, il modello polivalente nell’ambito delle operazioni di restyling dello spesometro. Tramite questo nuovo modello possono essere effettuate le comunicazioni inerenti le operazioni rilevanti ai fini IVA, quelle effettuate con controparti residenti in Paesi black-list e le comunicazioni degli acquisti da operatori della Repubblica di San Marino. Per i soggetti obbligati alla compilazione e alla trasmissione telematica dello Spesometro che omettono, ritardano, o falsificano la Comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA è prevista una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di Euro 258 ed un massimo di Euro 2.065. Il fisco tuttavia sembra voler essere più morbido, tollerando anche l’invio con un paio di giorni di ritardo.