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Tariffe parcheggi: ‘Così si condanna il centro storico’

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Tariffe parcheggi: ‘Così si condanna il centro storico’

Gli operatori della Confcommercio di Arezzo tornano sulla questione Ztl per stigmatizzare l’aumento delle tariffe nei parcheggi a ridosso delle mura, diventato effettivo dall’inizio di marzo. “Avevamo già espresso le nostre perplessità durante l’incontro a febbraio con l’assessore Franco Dringoli. Anticipare un nuovo regolamento più restrittivo per il traffico in centro storico con l’aumento delle tariffe nei parcheggi limitrofi è un atto punitivo nei confronti di chi dentro le mura vuole recarsi a piedi, per lavorare o fare shopping. E il pericolo dietro l’angolo è che la gente, a meno che non abbia un motivo stringente come recarsi in un ufficio pubblico, abbandoni progressivamente il centro per evitare problemi con la Ztl o salassi nei parcheggi”.

“La nostra categoria ha sempre condiviso l’obiettivo che l’Amministrazione Comunale si era posta, cioè rallentare la pressione del traffico nella zona monumentale limitando la circolazione per motivi di salute, ambiente e riqualificazione urbana”, chiarisce Franco Scortecci a nome dei colleghi del “G27”, il comitato dei commercianti rappresentativi delle varie anime del centro storico, che nella sede Confcommercio aveva incontrato l’assessore al traffico, “chiedevamo soltanto che prima del varo della nuova Ztl fosse pianificata una strategia di valorizzazione dell’area e delle sue attività economiche”.

“Basta fare cassa sulle spalle del centro storico senza dare nulla in cambio”, aggiunge Carla Burzi, “qui siamo ancora alla fase in cui la gente va incentivata per raggiungere la parte alta, altro che rendere più difficile e oneroso l’accesso. Il rincaro dei parcheggi arriva prima dei cambiamenti alla Ztl, che certo disorienteranno un po’ all’inizio, e con un servizio di trasporto pubblico piuttosto carente per le esigenze di mobilità di tanti cittadini. Sembra che non si faccia nulla per disincentivare l’uso dell’auto in maniera razionale, ma di tutto per scoraggiare l’affluenza in centro”.

“Tra permessi a pagamento, carenza cronica di parcheggi e tariffe più alte, chi ha un’attività in centro è sempre più penalizzato, per non parlare di affitti esosi se parametrati agli incassi in discesa”, proseguono gli operatori del “G27”, “se ora ci si aggiunge il pericolo che i consumatori decidano di orientarsi altrove per il loro shopping, ci aspetta un futuro molto incerto…”.

“Per fortuna che l’Amministrazione ha sempre definito “partecipativo” il percorso che avrebbe portato al nuovo regolamento”, dicono, “noi avevamo solo chiesto che facesse posticipare ad Atam l’aumento delle tariffe nei parcheggi. È evidente che non siamo stati presi in considerazione. Il Comune dovrà assumersi le proprie responsabilità nei confronti di tante aziende per le quali mobilità e parcheggi hanno valore di vita o di morte”.

Nessuna notizia invece sul fronte delle proposte avanzate dai commercianti: “per il parcheggio di via Pietri avevamo proposto di sostituire i parchimetri a ore con la sbarra come nell’area Eden”, ricorda Mirella Terziani, “una mossa semplice, che però eviterebbe soprattutto ai turisti l’angoscia di visitare la città in due ore”.