Home Nazionale A Expo 2015 un Manifesto europeo per la responsabilità sociale d’impresa

A Expo 2015 un Manifesto europeo per la responsabilità sociale d’impresa

0

Milano, 15 set. – (Adnkronos) – Un Manifesto europeo per la responsabilità sociale d’impresa (la Csr) perché la sostenibilità è la “leva fondamentale di competitività e legittimazione per le aziende più avanzate”. Lo annuncia Diana Bracco, presidente della Fondazione Sodalitas e commissario generale del Padiglione Italia di Expo 2015, in un’intervista al Sole 24 Ore. Al documento sta lavorando Fondazione Sodalitas, organizzazione nata nel 1995 nell’ambito di Assolombarda per promuovere la Csr.
Il Manifesto (“Milano Csr Manifesto”) verrà presentato nell’ambito della Conferenza internazionale “Last call to Europe 2020” durante l’Expo 2015 e conterrà gli impegni delle imprese nell’affrontare nuove sfide: “fare di più con meno, promuovere stili di vita e di consumo sostenibili, progettare nuovi sistemi di welfare”, spiega la Bracco.
In 20 anni la cultura della responsabilità sociale d’impresa ha fatto grandi passi in avanti e “Fondazione Sodalitas ha cercato di promuovere e accompagnare questa evoluzione, proponendosi come partner delle aziende impegnate a orientare le proprie scelte strategiche verso la sostenibilità”, ricorda Diana Bracco.
Responsabilità sociale ma anche solidarietà. L’Expo 2015, infatti, “ha deciso di riservare al mondo della società civile e del Terzo settore una grande centralità”, aggiunge Diana Bracco nell’intervista sul Sole 24 Ore, ricordando che “il Terzo settore è uno dei pochi a essere cresciuto in questi anni di crisi per volume di attività e posti di lavoro creati”.
Nel 2015 “porteremo, per esempio, il volontariato d’ impresa all’ interno dell’Expo attraverso la quarta edizione di ‘Volontari per un giorno’, la campagna che unisce nell’impegno solidale imprese e organizzazioni”. E a questo proposito, Diana Bracco interviene sul disegno di legge delega sulla riforma del Terzo settore, il cui aspetto chiave è “far decollare finalmente il modello dell’impresa sociale”.
È fondamentale – sottolineala presidente della Fondazione Sodalitas – che le organizzazioni non profit evolvano verso vere e proprie imprese sociali: più grandi per dimensione organizzativa, più patrimonializzate e quindi in grado di pianificare nel medio-lungo termine, capaci di realizzare una vera e propria “economia sociale di mercato”.
Altro punto centrale della proposta del Governo, ricorda la Bracco, è la promozione dell’innovazione sociale “come volano indispensabile per rispondere ai bisogni delle persone e ridurre le aree di disagio. Personalmente credo con grande convinzione nella responsabilità sociale e la mia storia professionale lo testimonia”.
“Nel 1995, quando di questi temi in Italia nessuno parlava, fondammo Sodalitas insieme ad Assolombarda, ad alcune aziende milanesi e a un gruppo di manager volontari, proprio per costruire un ponte tra impresa e non profit. Ripeto spesso – conclude la Bracco – che per me non c’è cultura d’ impresa senza responsabilità. Verso la persona, prima di tutto, e poi verso la comunità, che è insieme responsabilità verso il contesto sociale, economico e territoriale in cui l’ impresa opera, e responsabilità verso le generazioni future”.