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A Milano le imprese sono 43mila in centro, una su sette

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Milano, 3 apr. (Labitalia) – Vocazione terziaria e polarizzata in centro: a Milano sono 43mila le imprese in centro città, su un totale di 286mila nell’intera provincia, pari a una su sette. Una concentrazione ancora maggiore nel commercio, un’impresa su cinque. La crescita però è ferma: l’impresa in centro non cresce in tre anni, commercio incluso. La concentrazione milanese in centro resta un primato italiano quasi pari a Genova. A Roma, Bologna e Torino le imprese sono meno centrali, una su dieci. Ancora più periferica l’economia di Napoli, nel centro un’impresa su quindici.
Questo quanto emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese a fine marzo 2013 e 2011, presentata in occasione del convegno ‘Che c’entro a Milano? Servizi commerciali e nuova economia urbana’. Nel cuore di Milano 10mila imprese sono nel solo settore immobiliare e altre 14mila negli altri servizi alle imprese, più di un’impresa su due dell’area. Poco distante il commercio con 7mila attività, a cui si aggiungono le quasi 2mila di alberghi, bar e ristoranti. Ci sono anche 3.500 imprese nel manifatturiero, quasi una su dieci in centro, 3mila nelle costruzioni e oltre 2mila nei servizi alla persona.
Il commercio in particolare si concentra nella zona centrale: un’impresa su 5 del settore. Se il peso del centro sulle imprese di Milano e provincia è del 15%, nel commercio, ristorazione e alberghi la quota sale al 19%. Una vocazione terziaria simile a Torino Genova e Bologna, dove quasi la metà delle imprese del centro è nei servizi alle imprese. Diverse Roma e Napoli: qui le imprese prevalenti nel centro sono commercio e ristorazione, 44% e 50%.
“Il commercio di vicinato rappresenta un punto di riferimento fondamentale in una città che cambia rapidamente come Milano -commenta Erica Corti, membro di giunta della Camera di commercio di Milano- Ecco perché in un periodo di crisi è importante che venga valorizzata la presenza del negozio sotto casa. Rappresenta infatti un servizio, ma è anche un presidio di sicurezza e di vivibilità per il quartiere”.
Il vice sindaco e assessore per l’Urbanistica ed Edilizia private del Comune di Milano, Ada Lucia De Cesaris sottolinea che “l’area metropolitana è un’occasione per la riorganizzazione urbana e per la riqualificazione dell’economia e del commercio. Occorre mettere insieme il commercio con varie anime, con l’imprenditoria e l’arte, per dare un impulso positivo e per rivitalizzare le attività che creano qualità urbana. Occorre che i soggetti coinvolti si mettano insieme. Esempi positivi per il miglioramento urbano del centro sono: la Milano romana e la pedonalizzazione di piazza Castello”.
Per Franco D’Alfonso, assessore comunale per il Commercio e Turismo, “il cambiamento del centro cittadino e lo spostamento verso le periferie è una questione economica ma anche sociale, un trend di cambiamento che durerà anni. Il centro città assume sempre di più un ruolo di attrattività turistico-museale e un’occasione di valorizzazione arriva anche da Expo. Bisognerebbe fare come a New York: recuperare e riutilizzare i palazzi della città, riconvertiti per attività creative e di ricerca. Se c’è una vocazione va conservata e valorizzata”.