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Acri: nel 2014 salita al 33% quota di italiani che risparmia

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Roma, 30 ott. (Labitalia) – Nel 2014, per il secondo anno consecutivo, cresce la quota di italiani che negli ultimi dodici mesi sono riusciti a risparmiare: la percentuale aumenta di 4 punti passando dal 29% del 2013 al 33% attuale. E’ uno dei risultati dell’indagine sugli Italiani e il Risparmio dell’Acri, l’Associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa, realizzata insieme ad Ipsos. L’indagine mostra anche come al tempo stesso si riducano per il secondo anno di fila, e in modo consistente, le famiglie in saldo negativo di risparmio, dal 30% al 25%. Sostanzialmente costanti, al 41%, sono le famiglie che consumano tutto quel che guadagnano, senza risparmiare ma al contempo senza intaccare i risparmi accumulati o ricorrendo a prestiti.
Combinando la capacità attuale di risparmio e le prospettive future emerge che le famiglie che si sentono in crisi di risparmio sono in lieve diminuzione: il 37%  contro il 43% del 2013 e il 42% del 2012. L’indagine registra che il 46% degli italiani non vive tranquillo se non mette da parte dei risparmi, in linea con il 45% del 2013 e di pochissimo superiore al numero di coloro che risparmiano solo se ciò non comporta troppe rinunce (il 44%). Preferisce invece godersi la vita senza pensare a risparmiare l’8% degli italiani, in calo rispetto agli anni precedenti (11% nel 2010, 10% nel 2011, 9% nel 2012 e nel 2013), segno di una crisi che perdura; un residuale 2% non si esprime.