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Agricoltura: chi dice donna dice innovazione

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Agricoltura: chi dice donna dice innovazione

Sono circa 1.900 le aziende rurali in rosa presenti nel comprensorio di Arezzo

 Elena Bertini (donne impresa Arezzo): la leadership al femminile ha portato ad una forte diversificazione di attività e nuovo slancio alla multifunzionalità agricola

Un’azienda agricola più moderna e multifunzionale? Quasi sempre è una donna a guidarla. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle nuove attività connesse a quella agricola, come la trasformazione dei prodotti, il settore dell’agri-benessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agri-asilo, la pet-therapy fino a arrivare al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica e negli agriturismi.

E’ un risultato importante quello messo a segno, quindi, dall’imprenditoria femminile in agricoltura, risultato che è stato reso noto in occasione del compleanno di Coldiretti Donne Impresa, con le celebrazioni a Roma del 60° anno di costituzione, cui hanno partecipato tra le altre la responsabile provinciale Arezzo, Elena Bertini e la coordinatrice provinciale, Elisa Polverini. L’anniversario dell’associazione è stato, infatti, ricordato a Roma a Palazzo Rospigliosi, con la prima mostra sul business della tradizione con le innovazioni che hanno trasformato i ricordi del passato in moderne idee imprenditoriali.

La presenza aretina è stata in rappresentanza di numerose imprese al femminile: nel comprensorio di Arezzo sono circa 1.890 le imprese in rosa e l’agricoltura rappresenta il settore in cui l’imprenditoria femminile assume maggiore rilievo: il 30,7 % di imprese è condotta da donne, praticamente un’impresa su tre.

“Il livello di femminilizzazione in agricoltura è elevato – spiega in proposito la responsabile provinciale Elena Bertini – e dimostra come una leadership al femminile porti ad una diversificazione di attività e quindi al decollo della multifunzionalità agricola, che caratterizza fortemente le aziende condotte da donne e che si traduce in una lungimiranza in grado anche di generare occupazione, perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale”.

In assoluto sono salite a 220.079 le imprese agricole guidate da donne in Italia, dove ormai nelle campagne quasi una azienda su tre (28,9 per cento) è rosa anche grazie all’allargamento delle attività che è stato recentemente riconosciuto anche nel ricalcolo del Pil.

Dopo quello del commercio – sottolinea la Coldiretti – in Italia il settore agricolo è quello in cui la presenza femminile è maggiore tra le diverse attività economiche. L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura è stato favorito dagli effetti della legge di Orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001), fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali.