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Al via Conferenza europea della gioventù

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Roma, 13 ott. (Labitalia) – Al via a Roma la Conferenza europea della Gioventù, evento centrale delle politiche giovanili nel quadro del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. La conferenza, organizzata dalla presidenza e coordinata dal dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, dal Forum nazionale dei giovani e dallo European Youth Forum, ha accolto oltre 250 partecipanti tra i direttori generali delle politiche giovanili dei 28 Stati membri dell’Unione europea e i delegati delle associazioni giovanili provenienti da tutta Europa per individuare interventi efficaci al fine di coinvolgere i giovani nella vita sociale e politica nazionale e comunitaria.
“Per garantire l’accesso dei giovani -ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti- ai diritti e una loro piena ed attiva partecipazione alla vita sociale e politica sono necessarie politiche integrate che affrontino i temi più sensibili in vista di questo obiettivo, ad iniziare dall’istruzione e dal lavoro”.
“Il governo italiano è impegnato -ha ricordato- in un percorso di riforme che puntano ad accrescere la qualità del sistema scolastico, a favorire la transizione scuola-lavoro e ad accrescere le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda il lavoro, attribuiamo una grande importanza al servizio civile, che consente ai giovani un’esperienza di grande valore umano e sociale ed insieme di crescita delle competenze, ed alla Garanzia Giovani, un’iniziativa che punta a favorire la loro occupabilità. Su entrambi questi strumenti abbiamo avviato un dialogo positivo con i paesi membri dell’Unione, con l’intenzione di favorire la diffusione del modello del servizio civile e, per quanto riguarda la Garanzia Giovani, di rendere questa misura strutturale, non limitata ai due anni per i quali è attualmente prevista”.
“Ospitare la Conferenza Europea della Gioventù e la riunione dei Direttori Generali ha affermato Calogero Mauceri, capo del dipartimento della Gioventù e del servizio Civile nazionale- è per noi una grande occasione. Più di 200 giovani rappresentanti dei Forum degli stati membri si stanno riunendo per confrontarsi tra loro e con le Istituzioni politiche ed amministrative su tematiche molto importanti come l’Empowerment, l’accesso ai diritti, la partecipazione alla vita democratica dei propri paesi e dell’Ue. Il dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale che io ho l’onore di dirigere, oltre ad offrire spunti di riflessione sugli interventi tesi a promuovere l’accesso ai diritti da parte dei giovani e la loro partecipazione sociale ha l’occasione di conoscere direttamente le realtà degli altri Paesi europei ma anche, con orgoglio, presentare le proprie buone prassi soprattutto raccontando e condividendo l’esperienza del Servizio civile italiano”.
Giuseppe Failla, Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, in rappresentanza delle associazioni giovanili italiane, ha commentato: “La Conferenza europea della gioventù è il primo evento interamente dedicato alle politiche giovanili che ha coinvolto tutti i delegati dei 28 Paesi dell’UE. Siamo convinti che nella lotta alla crisi, sia necessario non solo agire sulle politiche per la lotta alla disoccupazione, ma anche sui settori correlati, come l’accesso al credito e all’alloggio, il benessere o la possibilità di partecipare alle attività sociali e civiche al fine di rinnovare il modello sociale ed economico dell’Europa”.
“Ci hanno chiamato ‘choosy’, ‘bamboccioni’ e ‘sfigati’ -ha rimarcato- ma l’azione combinata dei fattori causati dalla crisi economica, come ad esempio un ridotto accesso al credito, la riduzione del reddito e una maggiore instabilità del mercato del lavoro senza misure di welfare adeguate ha generato una situazione fragile, instabile, nociva. Per questo motivo, diventa sempre più urgente in Europa, a tutti i livelli, sviluppare strategie e politiche che forniscano gli strumenti adeguati per facilitare l’autonomia dei giovani e raggiungere gli obiettivi di Europa2020”.