Home Nazionale Alimentazione: nutrigenomica nuova frontiera ricerca, così dieta diventa cura

Alimentazione: nutrigenomica nuova frontiera ricerca, così dieta diventa cura

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Roma, 23 set. (AdnKronos Salute) – La nutrigenomica è una delle ultime frontiere della ricerca in nutrizione. Una disciplina che studia gli effetti dell’interazione tra nutrienti e molecole bioattive della dieta con il genoma umano, per prevenire le malattie cronico-degenerative legate all’alimentazione. Sul tema, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), con il suo Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Cra Nut), ha organizzato, nei giorni scorsi a Castellammare di Stabia, l’undicesimo Convegno di Nugo (Nutrigenomics Organization, www.nugo.org), il network scientifico internazionale della ricerca in nutrigenomica, con 27 Istituzioni europee associate e di cui il Cra con il Nut, è a tutt’oggi l’unico italiano affiliato.
Nelle sessioni del meeting, cui hanno partecipato oltre 200 studiosi provenienti da diversi paesi Europei ed extra-Europei, sono stati approfonditi, in particolare, i diversi aspetti della relazione dieta-salute su cui stanno convergendo sempre più l’interesse e l’impegno dei ricercatori. In particolare, spiega il Cra, l’identificazione di biomarcatori precoci di malattia; infatti, solo se identificate molto precocemente, l’evoluzione di alcune malattie correlate all’alimentazione può essere ”prevenibile” con la dieta
I dati presentati al convegno sulla nutrigenetica hanno confermato che le malattie complesse (come tutte quelle legate all’alimentazione, da diabete alla sindrome metabolica) non sono mai associate a variazioni in un singolo gene o in una manciata di geni, e che molto resta ancora da studiare nel genoma umano, prima di poter prevedere una dieta personalizzata basata sulla genetica individuale. La ricerca presente e futura richiede la rilevazione personalizzata della risposta dell’organismo agli stimoli nutrizionali per poter identificare gruppi e sottogruppi di popolazione che mostrano una risposta analoga, condividono con grande probabilità gli stessi determinanti genici e potranno quindi condividere anche una personalizzazione dietetica per il mantenimento della salute.