Home In Evidenza Arezzo: standing ovation per Capuano e la squadra – FOTO

Arezzo: standing ovation per Capuano e la squadra – FOTO

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Arezzo: standing ovation per Capuano e la squadra – FOTO
arezzo pordenone

L’Arezzo batte il Pordenone ed i 3.400 tifosi accorsi allo stadio tributano, non appena l’arbitro fischia la fine della gara, una standing ovation all’artefice di questa squadra; Ezio Capuano. L’allenatore si reca sotto la curva a prendere i meritati applausi del pubblico per poi andare verso la tribuna dove la scena si ripete e, mentre i tifosi sono ancora in un delirio che non si vedeva da anni al Comunale, ecco che i giocatori amaranto prendono di peso Capuano e lo portano in trionfo sotto la curva. Basta questo per dimostrare a tutti come la squadra amaranto sia un tutt’uno. Il campionato è appena iniziato e certi gesti già è difficile vederli anche nelle ultime gare, figuriamoci quando ancora è tutto in ballo. Ma i gesti, quando sono veri e spontanei come quello di stasera, sono sintomatici e dicono più di tante parole. Ed allora si capisce perché l’Arezzo sia riuscito a vincere una gara nel momento in cui, forse, pareva essere più in sofferenza.

Una squadra, lo ripetiamo per l’ennesima volta, costruita in poco più di una settimana, quando gli altri, già da oltre un mese, facevano la preparazione. Una squadra che in questo inizio di campionato non ha avuto una settimana intera di lavoro se non l’ultima, che fa la preparazione e studia schemi e tattica nel poco tempo concessogli tra una gara ed il recupero dell’altra. Una squadra che, nonostante tutto questo, ha già un bottino di 15 punti. Questi sono giocatori che lottano con l’anima e con denti sino all’ultimo secondo. Una squadra, l’Arezzo, che infiamma il pubblico perché non accenna mai a tirare i remi in barca, che cerca la vittoria anche quando le energie stanno venendo meno. Che rischia poco in difesa ed approfitta delle occasioni concesse dagli avversari. Una squadra che in panchina ha un allenatore che sa leggere le partite come pochi altri abbiamo visto fare da queste parti. Ed allora ecco che alla mezz’ora richiama Cucciniello, in difficoltà sulla fascia, e mette dentro Campagna annullando, di fatto, la spinta di Paladin.

Ma non ci si può fermare qui nell’analisi. Non si può prescindere da quel trionfo che i suoi giocatori gli hanno tributato per non comprendere meglio Capuano e l’Arezzo. In sala stampa l’allenatore amaranto ha rimarcato questo aspetto. Ha detto che essere stato portato dai suoi giocatori sotto la curva gli ha dato una gioia immensa. Ed ha detto anche altro. Ha ringraziato il pubblico di Arezzo che oggi lo ha eletto a proprio beniamino dopo che, al suo arrivo, in molti avevano storto un po’ il naso memori di quando veniva da avversario e metteva in grande difficoltà quella che allora era la sua avversaria. Oggi è diventato un autentico riferimento del pubblico e questo è solo merito suo. Arezzo, d’altronde, è così, un po’ scettica e non propensa a colpi di fulmine (anche Conte attuale tecnico della Nazionale ne sa qualche cosa) ma poi, se scatta la scintilla ……ecco allora è amore di quello vero. E con questo Arezzo ed il suo allenatore la scintilla è scoccata già nella prima partita contro la Torres. Oggi si è solo, definitivamente, consolidata. In sala stampa Capuano ha pure fatto una “profezia” – Questa squadra è più forte di quelle dei vari Somma e Gustinetti e tra 50 anni i tifosi aretini la ricorderanno come una delle migliori della loro storia calcistica –  Da quello che si è visto in queste prime partite non possiamo che non credergli.

Un consiglio però, a tutti i tifosi, lo vogliamo dare. L’Arezzo oggi fa sognare ma è bene guardarsi le spalle e lasciare fare ciò che ci appare davanti. E’ vero che essere a soli due punti dalle prime fa sognare ma l’obiettivo è, e rimane, la salvezza. Raggiungiamola prima possibile poi, archiviata la pratica, si potrà sognare. Un’ultimo pensiero Capuano l’ha voluto dedicare ai suoi giocatori. Con Dettori, Conti e Millesi fuori ed altri che hanno giocato seppur non in perfette condizioni uscire dal campo con una prestazione come quella di questa sera non è cosa che capita tutti i giorni.

Noi non possiamo che dire grazie a giocatori, staff tecnico e società per averci, in così poco tempo, fatto riassaporare un calcio al quale non eravamo abituati. Andare allo stadio oggi è un piacere. Si arriva sapendo già che, a prescindere dal risultato, la squadra uscirà dal campo senza essersi risparmiata ed avendo dato tutto quello che poteva ed anche di più e questa è, lasciatecelo dire, la cosa che più ci piace.