Home Nazionale Ast: azienda, ora negoziato per nuova procedura mobilità

Ast: azienda, ora negoziato per nuova procedura mobilità

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Roma, 9 ott. (AdnKronos) – Ast, secondo l’accordo sottoscritto il 4 settembre scorso presso il ministero dello Sviluppo Economico, “avvierà ora una ulteriore fase di negoziati nell’ambito di una nuova procedura di mobilità”. Ad annunciarlo è la stessa Acciai Speciali Terni dopo il mancato raggiungimento di un accordo con i sindacati. Questa procedura, sottolinea la società, “prevede una serie di incontri in sede sindacale ed in sede ministeriale della durata di circa tre mesi”. Ast, consapevole delle implicazioni per i dipendenti e per l’indotto, “auspica vivamente che tale fase negoziale si possa concludere con un positivo accordo fra le parti”.
Nonostante gli approfonditi colloqui con i rappresentanti locali e nazionali dei sindacati, i rappresentanti del Governo e delle Istituzioni locali e nonostante l’Ast si sia resa disponibile a prorogare i termini delle negoziazioni oltre il 4 ottobre, sottolinea la società nella nota, “in questa fase dei colloqui non è stato possibile raggiungere un accordo sulla conduzione comune della ristrutturazione di Ast”.
L’obiettivo del piano industriale, come già annunciato dal management di Ast il 17 luglio scorso, si ricorda, “è quello di rafforzare la posizione dell’azienda quale player di riferimento sul mercato europeo dell’inox. Il piano prevede una riduzione di costi per 100 milioni di euro, ivi compresa la riduzione del costo del lavoro, a fronte di un rilevante piano di investimenti”. (segue)
(Adnkronos) – Rispetto a quanto proposto nella formulazione iniziale del piano e con l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi sull’occupazione, Ast, “ha proposto una forte riduzione del numero di esuberi inizialmente previsti, a fronte di un contenimento generale delle retribuzioni medie”.
Il piano di investimenti così come proposto da Ast “prevede interventi per l’ efficientamento e l’ammodernamento del sito industriale di Terni, il trasferimento di una linea a freddo da Torino a Terni e la conservazione delle capacità produttive degli impianti nel rispetto delle norme più stringenti di sicurezza e protezione dell’ambiente”.