Home Nazionale Atac: Monticelli (Filt-Cgil), politica resti fuori da appalti su tpl (2)

Atac: Monticelli (Filt-Cgil), politica resti fuori da appalti su tpl (2)

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– “Le linee guida che il Comune di Roma ha fatto pervenire ad azienda e sindacato, non contengono traccia di questo, come di nessun altro obiettivo, al di là di quello del taglio dei costi – prosegue Monticelli -. Dei 54 punti di intervento indicati, 35 sono interventi sul costo del lavoro, di cui 26 diretti e 9indiretti; 6 punti sono dedicati alla riorganizzazione dell’offerta, 3 agli investimenti senza indicare alcun obiettivo di target. La data del 2019, anno in cui il contratto di servizio dovrà essere messo a gara, non compare mai e il problema dell’affidabilità della gestione e dei conflitti di competenza non è affrontato. E’ certo – aggiunge – che l’approccio non potrà essere quello solito, se non altro perché molti degli interventi richiesti sul lavoro sono già stati oggetto di discussione con la società e dalla società lasciati inutilizzati e perché niente è più dannoso che mettere in campo una soluzione ad un problema che non c’è”.
“Per questo la Filt Cgil Roma e Lazio ritiene che la soluzione per il trasporto pubblico della Regione sia la costituzione di un’Azienda Unica Regionale ad intero capitale pubblico, che esercisca tutto il trasporto regionale, quello su ferro e quello su gomma e che sia in grado di arrivare al 2019, nelle condizioni più appropriate in termini di efficienza e di solidità – sottolinea Monticelli – ma soprattutto con la certezza di aver costruito un percorso che la renda in grado di aggiudicarsi senza dubbi né sorprese la gara per l’affidamento. Solo così, infatti, si possono evitare gli sprechi derivanti da sovrapposizioni, doppioni e i conflitti di competenza, oltre che la duplicazione di poltrone e consigli di amministrazione, riconsegnando alle istituzioni il compito di pianificazione e controllo, attraverso l’Agenzia Unica Regionale. Il Tpl del Lazio – sottolinea – è un sistema che, tra i contratti di servizio e le vendite dei biglietti, produce un volume d’affari di quasi 2 miliardi di euro, interamente sulle spalle dei cittadini che in cambio ricevono un servizio non sufficiente”. (Segue)