Home Cultura e Eventi Cultura “Avvistamenti, sviste e visioni”: Mostra fotografica di Catia Mencacci

“Avvistamenti, sviste e visioni”: Mostra fotografica di Catia Mencacci

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Bianchi e neri onirici vestono le luci e le ombre della suggestiva sala della Carbonaia, location unica in cui Catia Mencaccia espone per la sua prima volta le sue immagini, “Avvistamenti, sviste e visioni”.

Fotografa da poco più di due anni, ha iniziato quasi per gioco, frequenta prima un corso di base su suggerimento di un’amica per poi acquistare solo in un secondo momento

una macchina fotografica, non le interessa la tecnica di base ma solo un mezzo che le permetta di fermare e trasmettere emozioni.

Le emozioni dominano infatti i suoi scatti e ciò che sorprende è come, sin da questa sua prima raccolta, sia riuscita a proporre una personale visone di ciò che la circonda. Le sue sono immagini dove nulla è definito, tutto è mosso e quasi inafferrabile, lontano ed evanescente, non ama i paesaggi dettagliatamente descritti o i ritratti perfettamente composti.

Spesso lo sguardo dell’autrice si concentra su un solo soggetto in movimento che viene delicatemente svelato allo spettatore attraverso quinte naturali o architettoniche che ci aiutano a fissarlo nel senso generale dell’immagine. Lo spettatore viene così guidato in un mondo lontano da quello reale ma non si smarrisce, viene consapevolmente trasportato in un’atmosfera senza tempo.

Un signore passeggia in un giardino avvolto dalla nebbia, un gruppo di bambini corre in un vicolo, una figura di spalle cammina lungo un lungo corridoio buio. Forse i bambini gioiscono, forse il signore di spalle è un dottore ed il vecchietto che cammina fa la solita passeggiata mattutina, possiamo solo supporre, immaginare, credere che siano ciò che vogliamo, gli elementi di ogni foto si aprono a mille possibili interpretazioni, le immagini sono aperte all’immaginario di chi le guarda.

Marta Posani

Cortonese di nascita, Catia Mencacci si avvicina alla fotografia in età adulta. È infatti nell’anno 2012 che, accettando la proposta di una sua amica, si iscrive per la prima volta ad un corso di fotografia. Senza avere alcuna cognizione in materia fotografica, e senza aver mai sentito prima di allora l’esigenza di scattare foto, partecipa ai primi insegnamenti senza avere ancora una fotocamera. Trova sin dalle prime lezioni del corso un grande interesse che si trasforma presto in passione; in particolar modo l’attrazione è rivolta verso le immagini oniriche ed impressioniste che – più che rappresentare la realtà – evocano un ricordo, un’emozione, un sogno.

Curiosa anche nell’esaminare forme di fotografia alternative a quella digitale, sperimenta la pinhole photography, provvedendo personalmente alla costruzione di alcune scatole stenopeiche ed allo sviluppo in camera oscura delle immagini realizzate.

Ingresso libero. Inaugurazione: Sabato 19 aprile, ore 17,30
Orario di apertura: 21, 28 aprile 5 maggio 10,00-12,30
22 aprile 16,30-19,00
25, 26, 27 aprile 1, 3, 4, maggio 10,00-12,30 16,30-19,00