Milano, 26 ott. – (AdnKronos) – Nel complesso l’esame “è passato”, non è stato un esito “brillantissimo”, ma il sistema bancario nazionale “tiene”. Come voto, “potremmo aver preso quaranta sessantesimi”. E’ il parere di Giuseppe Latorre, responsabile Financial Services di Kpmg, a proposito degli esiti degli stress test Bce, che hanno ‘bocciato’ 25 banche in Europa. In Italia, quelle con un deficit di capitale da colmare sono risultate Montepaschi e Carige.
Certamente, nell’Eurozona, “il sistema italiano è quello più toccato. C’è da sottolineare – puntualizza – che ha fatto tutto da solo, non ha ricevuto alcun aiuto di Stato, a differenza – dice all’Adnkronos – di diversi altri Paesi, tra cui la Spagna: nel 2012 lo stato ha iniettato quasi 50 miliardi di euro per ristrutturare le banche”.
La pubblicazione dei risultati di stress test e Aqr “è solo l’inizio. Di positivo – continua Latorre – c’è che l’esercizio è fatto in maniera molto seria: da tempo – spiega – gli investitori esteri osservano l’Italia con più interesse e ora si può ripartire con maggiore fiducia”. In particolare, guardando al compito degli istituti di credito, le banche che hanno superato gli stress test a pieni voti potranno “tornare a giocare”.
E questo significa sia “ricominciare con più serenità l’attività di impieghi a imprese e famiglie”, sia pensare a possibili aggregazioni “tra banche domestiche: lo scenario – conclude Latorre – è lo stesso della Spagna di due anni fa.”