Firenze, 3 ott. (Labitalia) – “Stupiscono le affermazioni del ministro Poletti sulla formazione professionale perché secondo la Costituzione la formazione è materia di competenza esclusiva delle Regioni. Se poi si vuole avviare un dibattito costituzionale sulla questione, è un altro discorso. Ma la formazione deve essere legata ai bisogni del territorio e delle imprese di quel territorio”. Lo dice a Labitalia Emmanuele Bobbio, assessore a Scuola, Formazione, Ricerca e Università della Regione Toscana nonché coordinatore per la Formazione degli assessori regionali, commentando le parole del ministro Poletti.
“Formazione e territorio devono stare assieme -insiste Bobbio- e semmai ci deve essere uno sforzo perché questa integrazione sia sempre di più effettiva. Così come è bene promuovere standard di qualità, monitoraggio degli interventi e trasparenza su come vengono spesi i soldi”.
Un lavoro che, annuncia Bobbio, “alcune Regioni, tra cui la Toscana, hanno già cominciato a fare”. “Esiste un progetto, avviato proprio con il ministero del Lavoro e l’Isfol, per costruire un sistema informativo della formazione che funzioni sia come sistema di governance sia come sistema di controllo sulla trasparenza”, ricorda.
“C’è già una condivisione di dati e si tratta di aumentare la collaborazione tra il sistema pubblico della formazione, alimentato con Fondi europei e fondi regionali, e le politiche pubbliche (attive e passive) per il lavoro”, auspica l’assessore toscano.
Insomma, sottolinea, “lavoro e formazione devono stare insieme e gli interventi devono essere gestiti a livello regionale”. “Se invece vogliamo riportare tutta la formazione e tutto il lavoro a livello nazionale, si creerà un problema di vicinanza al territorio e alle sue esigenze”, avverte.
“Del resto, anche il modello tedesco, molto portato ad esempio negli ultimi tempi, è un modello federale, basato sui territori”, conclude Bobbio.