Milano, 6 ott. (Adnkronos) – La reazione dei mercati al ‘non detto’ dal presidente della Bce Mario Draghi, ossia “la pronuncia delle due paroline Quantitative Easing”, è stata “assolutamente isterica”. Lo osserva Michele De Michelis, responsabile degli investimenti di Frame Asset Management, società indipendente focalizzata in gestioni patrimoniali e absolute return, nel suo Punto Mensile, aggiornamento di asset allocation.
Il comportamento delle Borse “mi ha ricordato quello di un tossicodipendente che la prende male quando si rende conto che il dottore quel giorno non prenderà la siringa, bensì spiegherà esattamente come intende procedere nella somministrazione della dose, che non deve servire a mantenerlo tossicodipendente tutta la vita, ma aiutarlo a disintossicarsi pian piano”.
“Avendo osservato gli indici europei chiudere intorno a meno 3% (con l’Italia come sempre in prima fila nelle correzioni con un quasi meno 4%) – continua De Michelis – ho pensato subito a cosa accadde l’anno scorso sui mercati, dopo che Bernanke pronunciò la parola ‘tapering’ e la grande occasione di acquisto che quel momento poi si rivelò a posteriori”. (segue)