Roma, 1 ott. (Adnkronos) – Partita ancora tutta aperta nel centrodestra per la scelta del candidato alle regionali in Calabria. Le trattative tra Fi e Ncd continuano ad oltranza, ma la strada resta in salita. Domani, a mezzogiorno, si riunirà l’Ufficio di presidenza azzurro con Silvio Berlusconi e all’odg figura anche il nodo delle alleanze, difficilmente, però, si riuscirà a ratificare un accordo con il partito di Angelino Alfano sul successore di Giuseppe Scopelliti. Gli alfaniani e i centristi, infatti, oggi frenano e pongono i loro ‘paletti’ con una nota diffusa al termine dell’incontro di stamane tra il coordinatore nazionale di Ncd Gaetano Quagliariello, e il segretario Udc, Lorenzo Cesa, alla presenza dei senatori Antonio De Poli e Tonino Gentile. ”Condizione imprescindibile per un’eventuale alleanza -scrivono- è che la proposta politica abbia un carattere di novità, che si fondi sulla scelta condivisa dei candidati alla presidenza e che tale scelta sia improntata alla discontinuità e al rinnovamento”.
”Altrettanto imprescindibile -avvertono i quattro parlamentari – è che ogni discorso muova da basi minime di rispetto reciproco: per esser chiari, non è immaginabile che di giorno si tratti per un’ipotetica coalizione e di notte ci si debba guardare dai colpi bassi degli interlocutori”. Secondo quanto si apprende, Udc e Ncd punterebbero al ‘pacchetto completo, vale a dire a un accordo più ampio, che riguarderebbe anche il candidato sindaco di Reggio Calabria e le altre realtà locali.
Altero Matteoli, presidente del tavolo azzurro sulle alleanze, vorrebbe chiudere in tempi brevi, evitando altri rinvi. L’ex ministro tiene costantemente informato Silvio Berlusconi. Ieri Jole Santelli, coordinatrice regionale di Fi, è stata ricevuta a palazzo Grazioli. Per il dopo-Scopelliti in pole resta sempre Wanda Ferro (data favorita rispetto all’assessore regionale Giacomo Mancini e al presidente della Provincia di Reggio, Peppe Raffa). L’attuale commissario straordinario della provincia di Catanzaro piace a Fi e ha il gradimento di Silvio Berlusconi. Ncd, raccontano, non ha nulla contro la Ferro, ma il suo nome non basta per un’intesa.