(Adnkronos) – “Estenderemo l’accordo con Sportradar anche alle prime squadre”, ha affermato Marco Brunelli, direttore generale della Lega serie A, che durante il suo intervento ha ricordato come la squadra del Genoa avesse ”già anticipato i tempi, registrando un ottimo successo del workshop dell’anno scorso sia per gli atleti che per tutto il club”.
“L’Italia è la prima lega calcistica ‘top’ ad aderire ad una campagna di prevenzione sul match fixing e cercheremo di trasmettere i valori dell’integrità”, ha invece asserito Andreas Krannich, managing director strategy di Sportradar, che ha poi sottolineato come ”la pratica più efficiente” per la lotta alle frodi sia ”la prevenzione, parlare e spiegare alle persone coinvolte per fargli acquisire consapevolezza su questo tema”.
E un monito particolare è giunto anche da Marcello Presilla, integrity manager di Sportradar, che durante la presentazione del progetto ha messo in guardia dal pericolo che i social network rappresentano per le generazioni di calciatori più giovani. Secondo Presila, avvocato esperto di diritto dei giochi e sportivo, attraverso i social avviene ”l’avvicinamento dei ragazzi da parte delle organizzazioni criminali, soprattutto in Europa. Dal calciatore – spiega l’avvocato -, si cercano inizialmente informazioni sui giocatori”, per poi passare a proposte di coinvolgimento più diretto. L’aumento delle scommesse su microeventi e gesti individuali, ha spiegato Presilla, ha inoltre incrementato il rischio per gli atleti, come insegna la vicenda dei giocatori inglesi arrestati per aver accettato di prendere un cartellino giallo in cambio di 5mila euro.