– La circostanza emerge dall’esame della documentazione clinica acquisita dalla Procura della Repubblica di Roma nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri conclusasi con la morte 53 giorni dopo i fatti di Ciro Esposito. L’accertamento risale all’8 maggio quando alle 10 di mattina i sanitari del Regina Coeli esaminarono l’ultrà giallorosso riscontrando appunto quali erano le sue condizioni e quali erano le ferite riportate. Dall’esame della documentazione sanitaria emerge che Daniele De Santis dopo gli scontri fu trasferito al Policlinico Gemelli. Dopo poche ore per motivi di sicurezza fu trasferito al Policlinico Umberto I e poi dopo diversi giorni a Viterbo all’ospedale di Belcolle.
Durante il ricovero al Policlinico Gemelli i medici diagnosticarono dopo una tac soltanto le fratture riportate da Daniele De Santis durante gli scontri. Particolarmente grave era quella ad una caviglia che ha richiesto un intervento operatorio. A confermare l’esistenza di ferite da taglio ai fianchi furono poi i medici dell’ospedale Belcolle quando il 25 giugno (quel giorno De Santis venne trasferito a Viterbo per motivi di sicurezza in seguito alla morte di Ciro Esposito) sottoposero a medicazione l’ultrà giallorosso.