Roma, 17 ott.(AdnKronos) – Seconda giornata di sciopero in tutta Italia dei lavoratori dei call center il 21 novembre prossimo. A proclamare la giornata di lotta le segreterie di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil che hanno deciso di indire, per quella stessa giornata, una manifestazione da tenersi a Roma. I sindacati pensano ad una vera e propria ‘notte bianca’ alla quale invitare il mondo della cultura, dello spettacolo, della società civile e della politica per un confronto con i lavoratori del settore.
Il quadro infatti è preoccupante: mentre la vertenza che vede contrapposte British Telecom e Accenture con 262 licenziamenti non ha ancora trovato una soluzione, oggi E-Care ha annunciato la volontà di procedere alla chiusura della sede Milanese con il licenziamento di oltre 500 persone. Intanto nelle prossime settimane la chiusura delle gare di Enel, Comune di Roma e il continuo ribasso delle tariffe praticato dai clienti porterà all’avvio di ulteriori centinaia di dipendenti.
“Quanto sta accadendo – denunciando i sindacati – era stato previsto e preannunciato tanto che il Governo aveva avviato, nel mese di giugno, un tavolo di crisi per il settore nel corso del quale avevamo evidenziato come, l’errata trasposizione della Direttiva Europea 2001/23 sulla tutela dei lavoratori, con la mancata estensione delle tutele previste dall’articolo 2112 del c.c. in occasione della successione o cambio di appalti ha creato in Italia un vuoto normativo che consente di creare crisi occupazionali esclusivamente per ridurre il salario dei lavoratori e ridurne i livelli di diritti”.(segue)