Roma, 24 ott. (AdnKronos) – Bisogna difendere le istituzioni, non denigrarle. Lo ribadisce la presidente della Camera Laura Boldrini, parlando a margine di un convegno a Montecitorio. Attaccare le istituzioni, dice, “è un atteggiamento che fa male a tutti perché un Paese che non crede alle proprie istituzioni non crede al proprio futuro. Mi fa sempre una certa rabbia quando vedo che, se le cose vengono migliorate, non c’è altrettanta capacità di affermare il risultato, di rivendicarlo”.
Se si rivendicano i risultati ottenuti, aggiunge Boldrini, “si fa capire che non è tutto da buttare via e che se si buttano via le istituzioni si butta via la democrazia. I risultati vanno rivendicati, anche se ciò disturba il luogo comune per cui tutto deve andare male e siamo tutti uguali”.
“E’ triste che questo gioco lo facciano i politici per ottenere facile consenso. Quando un politico, o chi ha un ruolo istituzionale, per avere consenso, mette a repentaglio un concetto fondamentale come quello secondo cui che l’istituzione può essere migliorata, cambiata, ma va salvaguardata. Se andassi in giro a dire che presiedo un’istituzione di buoni a nulla, di fannulloni e anche malfattori, la gente mi applaudirebbe, è un paradosso: li hanno votati, non dovrebbero essere contenti. Invece, non lo faccio, primo perché non è vero. Nel Parlamento c’è tanta gente capace, che lavoro, che non è nota perché lavora con sobrietà, e se lo facessi sarei totalmente irresponsabile”.