Roma, 30 dic. (AdnKronos) – “La testa mi dice di andare avanti ma il fisico dice ‘no’. Le mie condizioni attuali non mi permetterebbero di proseguire, vediamo se riuscirò a migliorare e nei prossimi mesi prenderò una decisione”. Il campione olimpico di Pechino 2008 nei supermassimi, Roberto Cammarelle, non si sente di garantire la sua presenza ai Giochi di Rio de Janeiro 2016.
“Da anni combatto un dura battaglia con il mio corpo. Fino a Londra ho vinto io ma questa volta sarà davvero difficile spuntarla”, aggiunge il 34enne delle Fiamme Oro all’Adnkronos, prima di sottolineare come il percorso che porta in Brasile sarebbe in ogni caso lungo e tortuoso: “La decisione se proseguire o appendere i guantoni al chiodo la dovrò prendere a breve anche perché la strada che porta a Rio è molto difficile. Nel 2015 ci saranno i Mondiali che qualificheranno alla rassegna a 5 cerchi ma prima ci sarà un’ulteriore qualificazione, i tempi sono stretti”.
A Cammarelle non manca il sostegno della Federpugilato e del Coni: “Sono ancora uno dei più forti e ci tengono che io prosegua fino alle Olimpiadi. So che il presidente Malagò tiene a me come persona e anche alla medaglia olimpica che però purtroppo in questo momento non posso garantire e quindi non so se andare avanti come atleta o rimanere nel mio sport in altra veste”.
Al 34enne milanese le alternative al ring non mancano davvero: “Ho già cominciato da quest’anno ad occuparmi del progetto del campionato italiano a squadre, la Talent League of boxing, in più ho studiato con il Coni un progetto per portare nella nazionale di pugilato una figura professionale nuova come quella del team manager. Inoltre adesso abbiamo bisogno di un’organizzazione forte come squadra perché è cambiato il pugilato dilettantistico che va alle Olimpiadi”.
“Ora ci sono tre sigle e noi dobbiamo competere in queste tre sigle al meglio e quindi potrei comunque dare una grossa mano comunque”, spiega. Cammarelle sta trascorrendo queste vacanze di Natale “come sempre” in famiglia: “Insieme a mia moglie, ai miei figli e ai miei genitori. Un Natale sereno con le persone che mi vogliono bene, l’ideale per ricaricare le pile in vista del 2015”.