Home Nazionale Carceri: Fns Cisl, a Rebibbia 23 mezzi trasporto su 87 in avaria

Carceri: Fns Cisl, a Rebibbia 23 mezzi trasporto su 87 in avaria

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Roma, 20 set. (AdnKronos) – Emergenza mezzi di trasporto in dotazione alla Polizia Penitenziaria del carcere romano di Rebibbia, “molti dei quali in avaria o obsoleti”. A lanciare l’allarme è l’Fns Cisl del Lazio.
“Abbiamo ricevuto una nota dalla Direzione NC Rebibbia per quanto riguarda il Nucleo Traduzioni del Polo di Rebibbia, dove emerge che su 87 mezzi 23 sono in stato di avaria e per il momento non possono essere posti in riparazione per mancanza di fondi – spiega il segretario regionale Fns Cisl Massimo Costantino – Nella nota testualmente viene riportato: ‘…emerge che su 87 mezzi 23 sono in stato di avaria e per il momento non possono essere posti in riparazione per mancanza di fondi Per tale motivo, tutti gli automezzi che anche nel prossimo futuro dovessero subire un guasto dovranno essere fermati in attesa di nuove assegnazioni fondi, con il rischio però di compromettere seriamente lo svolgimento dei servizi’. 23 mezzi in stato di avaria su 87 e molti altri sono obsoleti. E tutto questo, che è stato segnalato più e più volte, accade per mancanza di fondi, e non solo in questo carcere”.
Basta pensare, prosegue Costantino, che “qualche settimana fa per mancanza di benzina si è messa a rischio anche l’operatività dell’ufficio Esecuzione Penale esterna (Uepe) di Roma e Latina dove il taglio drastico al capitolo di bilancio relativo alla gestione degli automezzi, ha limitato la capacità di spostamento degli oltre 30 assistenti sociali operanti a Roma e Latina”.
Il problema non è però solo economico ma anche un problema di sicurezza: “Se in un mezzo devi far entrare più detenuti, questo diventa un problema di sicurezza del detenuto, dell’agente penitenziario e del cittadino”, sottolinea il segretario. Di qui l’appello al ministero a “non tagliare questi capitoli di spesa perché, ripeto, ne va della sicurezza di tutti”. E poi: “A Roma quando un detenuto sta male e deve essere trasportato in ospedale, sono sempre i nostri mezzi ad occuparsene. Ma se per legge la sanità penitenziaria è il detenuto è in carico alla Regione, perché non viene trasportato in ambulanza, ovviamente con l’ausilio di personale penitenziario?”.