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Centomila controlli all’anno per la vista nella nostra provincia

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Centomila controlli all’anno per la vista nella nostra provincia
Pagliucoli e Romani

Oggi giornata mondiale dedicata alla prevenzione della salute degli occhi. L’Uic dona alla Asl un  ottotipo elettronico

AREZZO – Oggi si celebra la Giornata mondiale della vista. In Italia l’appuntamento è dedicato  ai giovani e alla guida sicura.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha promosso  presso le scuole superiori un’opera di sensibilizzazione con opuscoli ad hoc, finalizzati ad una presa di coscienza dei problemi della prevenzione da parte dei giovani.

E stamani l’Unione Italiana Ciechi, rappresentata dal suo presidente provinciale Franco Pagliucoli,  ha donato alla unita operativa di Oculistica della Usl, diretta da Andrea Romani,  un ottotipo elettronico per le attività di prevenzione e diagnosi.

La Giornata della vista è stata lanciata con lo slogan “No more avoidable blindness” (“Basta alla cecità evitabile”) per dare una particolare importanza alla salute oculare universale.

Proprio allo scopo di scongiurare le malattie oculari, sono fondamentali una diagnosi e un trattamento precoci, come ripetutamente messo in evidenza dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus e dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: il Ministero della Salute italiano ha istituito una Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità, recependo una richiesta avanzata dall’OMS.

Si concentra sulla prevenzione di malattie oculari che, se non curate, possono pregiudicare la qualità visiva: secondo l’OMS circa l’80% dei casi di cecità sono prevenibili. Sulla Terra vivono 39 milioni di ciechi e 246 milioni di ipovedenti, generalmente anziani.

Su una forte prevenzione punta anche l’attività della Asl: “Ogni anno eseguiamo piu di centomila controlli a livello provinciale – spiega Andrea Romani – e  assistiamo ad una crescita  delle malattie tipiche delle società occidentali. L’aumento dell’età sta facendo incrementale le patologie della cataratta”.

Nel percorso assistenziale e nella attività di prevenzione sono coinvolti in un progetto ben definito, medici di famiglia, pediatri, specialisti e tante strutture pubbliche ad iniziare dalla scuola.