SAN GIOVANNI VALDARNO  – Sono stati 1.665 i casi di violenza registrati in tutta la Toscana dal Codice Rosa nel primo semestre del 2014. Dal primo gennaio 2014 il Codice Rosa è presente in tutte e 16 le aziende toscane (le 12 aziende sanitarie e le 4 aziende ospedaliero-universitarie), e i dati rilevati dalle aziende confermano l’importanza di proseguire nell’azione intrapresa per il riconoscimento e l’emersione del fenomeno dei maltrattamenti e abusi commessi nei confronti delle fasce deboli della popolazione.
Nei dati rilevati nel primo semestre 2014 a livello toscano, negli adulti la percentuale maggiore di incidenza riguarda il sesso femminile con l’84%, le fasce di età più colpite sono quelle 30-39 e 40-49 anni, la cittadinanza è italiana nel 72% di casi. Nei minori, la maggiore incidenza riguarda il sesso femminile nel 52% di casi, ma a differenza degli adulti, nei minori la distinzione non è altrettanto netta; le fasce di età più colpite sono quelle 7-11 e 12-14 anni e la cittadinanza è italiana nel 70% dei casi.

I DATI ARETINI DEL PRIMO SEMESTRE 2014

98 casi totali quelli trattati come “codice rosa” nei nostri 5 ospedali nei primi sei mesi del 2014.
74 (pari al 75%) sono maltrattamenti ad adulti, 4 casi di abuso ad adulti, 17 di maltrattamento ai minori e 3 di abuso su minori.
Il “codice rosa” identifica un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, senza distinzione di genere o età che, a causa della loro condizione di fragilità, in particolare nell’ambito delle relazioni affettive e/o di fiducia, più  facilmente possono diventare vittime di violenza altrui, trovandosi in situazioni psicologicamente subordinate: donne, uomini, bambini, anziani, immigrati, portatori di handicap, vittime di discriminazioni razziali, religiose o omofobiche, donne sottoposte o a rischio di pratiche di mutilazioni genitali femminili.

Il lavoro di squadra si è rivelato indispensabile per mettere in rete tante competenze diverse – medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, magistratura, forze dell’ordine, associazioni, centri antiviolenza – ed ha consentito di far emergere gli episodi di violenza, dare sostegno alle vittime e perseguire i responsabili.
SABATO INIZIATIVA DEI LIONS DI AREZZO E VALDARNO

Il “Codice Rosa” sarà al centro di un convegno dal titolo “Uniti contro la violenza di genere: task force per combattere il silenzio” che si svolgerà dalle 9 alle 13,00 a San Giovanni Valdarno, in Piazza Cavour presso la Pieve di San Giovanni Battista. L’iniziativa è  dei Lions Club Arezzo Host, Lions Club Valdarno ein collaborazione con  la Usl 8 Arezzo, Provincia di Arezzo, Prefettura di Arezzo U.T.G., Comune di San Giovanni Valdarno, Questura di Arezzo, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, MIUR – Direzione Regionale Toscana.

L’introduzione dei lavori avrà luogo con la proiezione delle immagini realizzate dagli studenti della Quinta A del Liceo San Bartolomeo Inps di Sansepolcro.

La funzione del  Codice Rosa e il ruolo nella Task Force territoriale verranno illustrate da Silvia Gatto, Responsabile Codice Rosa Arezzo. Saranno proiettati il filmato realizzato ad Arezzo da TG2 Storie, “Piccole cose di valore non quantificabile” di Paolo Genevose e Luca Miniero con Gianni Ferreri e Fabrizia Sacchi, e il filmato realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Giovagnoli di Sansepolcro.

Fra gli interventi segnaliamo quelli di  Ersilia Spena, Sostituto Procuratore, del viceprefetto Antonio Falso, dell’assessore alle Pari Opportunità della provincia Carla Borghesi, della Consigliera Provinciale di Parità Marilena Pietri, del Sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, di Tiziana Giovenale  Referente tecnico Tavolo Rete Provinciale, di Patrizia Papini e Rosetta Roselli

Le conclusioni sono affidate a Rossella Pettinati, Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità, Fabrizio Fabbrini coordinatore  dell’evento, e Gianluca Rocchi , Governatore Distretto Lions 108 La Toscana.