Roma, 26 mag. – (Adnkronos) Si sviluppa in cinque anni tormentati, quelli tra il 1978 e il 1983, la trama di “Sangue Sparso”, lungometraggio della regista esordiente Emma Moriconi. Un’opera prima che ha ricevuto la qualifica di “film di interesse culturale” dal Mibac, Ministero per i beni e le Attività Culturali, per la sua capacità di attirare l’attenzione su un’epoca, quelli degli ‘anni di piombo’, dal 12 giugno prossimo nei cinema.
7 Gennaio 1978: agguato di Acca Larentia, quartiere romano del Tuscolano. Cinque ragazzi si trovano fuori da una sezione missina in una serata come un’altra ma all’improvviso alcuni uomini armati si scagliano contro i giovani militanti di destra, aprendo il fuoco su di loro e uccidendone due: Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. La stessa sera un’altra vittima, Stefano Recchioni.
Per la prima volta le storie di quei giovani vanno sul grande schermo attraverso i ricordi di un militante di destra. “Sangue sparso” non dimentica poi di raccontare anche le uccisioni in quegli anni anche di tanti giovani militanti di sinistra. Il film prodotto da 150° Produzioni Italiane con la collaborazione dell’Associazione Culturale La Giara Nera, è stato ammesso al Festival “Un film per la pace” 2014. La distribuzione è curata dalla Flavia Entertainment.