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Commercio e urbanistica in Toscana: dietro le nuove regole batte un cuore “aretino”

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Commercio e urbanistica in Toscana: dietro le nuove regole batte un cuore “aretino”
Lucia de Robertis

Approvata dal Consiglio regionale della Toscana la nuova normativa sull’urbanistica che regola anche gli insediamenti di ipermercati e supermercati. A proporla l’aretina Lucia De Robertis, consigliera regionale. La soddisfazione della Confcommercio: “una legge che riporta equilibrio nelle distribuzione e valorizza il piccolo commercio”

Ha radici aretine, la proposta di legge 282approvata  il 29 ottobre scorso dal consiglio regionale, con cui la Toscana rivede il sistema di pianificazione urbanistica commerciale, conformandolo a criteri più incisivi di sostenibilità del paesaggio e di equilibrio economico.

È stata infatti l’aretina Lucia De Robertis, che siede in consiglio regionale dopo aver rivestito la carica di assessore comunale ad Arezzo, ad avanzare per prima la proposta sostenendola con forza fino all’approvazione di qualche giorno fa.

Lo sottolinea con soddisfazione il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “finalmente una riforma che cerca di riportare equilibrio nella rete distributiva, spingendo l’acceleratore sulla valorizzazione dei piccoli esercizi di vicinato e imponendo per le aperture di grandi insediamenti una pianificazione concertata e condivisa fra i Comuni limitrofi”.

“Fa particolarmente piacere che l’assunto di base che anima questa nuova legge sia partito dal territorio aretino. Al di là degli schieramenti politici, che non ci interessano, va riconosciuto a Lucia De Robertis l’impegno nel portare avanti una politica nuova, più attenta alle esigenze dei singoli territori quando si parla di economia”, sottolinea Marinoni, “così, senza venir meno alla liberalizzazione, adesso abbiamo gli strumenti per riportarla sui binari della sostenibilità, facendo sì che l’apertura di un nuovo insediamento commerciale non si traduca in una catastrofe a livello economico, urbanistico e sociale. Di catastrofi ne abbiamo viste fin troppe, in questi anni, fra la desertificazione commerciale dei piccoli centri e la massificazione più bieca in quelli più grandi, e non ci sembra che i consumatori ne abbiano giovato molto”.

Le nuove regole approvate dalla Regione Toscana confermano dunque la copianificazione tra i comuni per gli insediamenti sia della grande sia della media distribuzione. Anche l’apertura contigua di medie strutture, infatti, può avere gli stessi effetti e costi urbanistici (viabilità, smaltimento dei rifiuti, consumi delle acque, inquinamento) assimilabili a quelli di un grande ipermercato.

La terza modifica della regolamentazione urbanistica interessa invece il piccolo commercio: gli introiti economici derivanti dagli oneri di urbanizzazione non vanno solo al comune dove l’impresa si insedia, ma vengono ripartiti tra i comuni interessati. Inoltre almeno il 10 per cento di questi introiti sarà destinato a programmi di rivitalizzazione del commercio di vicinato, aree mercatali e Centri Commerciali Naturali. “Con questa modifica i comuni dovranno e potranno attivare politiche di valorizzazione del piccolo commercio, con la prospettiva di armonizzare le diverse modalità dell’offerta distributiva”.