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Con scelte lungimiranti si può arrivare a 250mila occupati nelle energie pulite al 2020

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Roma, 7 mag. – (Adnkronos) – Con scelte lungimiranti si può arrivare nel 2020 a 250mila occupati nelle energie pulite (in Germania sono 400mila) e a 600mila nel comparto dell’efficienza e della riqualificazione in edilizia. Lo rileva il rapporto Comuni Rinnovabili 2014 di Legambiente, sottolineando che i risultati prodotti da solare, eolico, biomasse, idroelettrico in Italia “vanno compresi in tutta la loro portata”. In questi anni, rileva lo studio, si sono ridotte la produzione da impianti termoelettrici, i più inquinanti, le importazioni dall’estero per le fonti fossili, le emissioni di Co2.
Nel 2013 si è ridotto ancora il prezzo unitario nazionale dell’energia alla borsa elettrica, e non solo per via della contrazione della domanda dovuta alla crisi, ma anche per la concorrenza legata all’irruzione sul mercato di 49TWh da rinnovabili dal 2000 ad oggi. Le potenzialità per continuare in questa direzione, creando anche vantaggi per le bollette di famiglie e imprese, sono oggi rilevantissime. Ma serve una politica che accompagni le diverse tecnologie che producono energia pulita verso la prospettiva, sempre più vicina, della grid parity rispetto all’energia prodotta dalle centrali termoelettriche.
Per questo “a Governo e Autorità per l’energia chiediamo di aprire la strada all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente – Oggi è infatti possibile ridurre significativamente la spesa energetica di famiglie e imprese, attraverso impianti da fonti rinnovabili e efficienti che utilizzano in modo innovativo le reti elettriche e di teleriscaldamento. Nei Comuni rinnovabili che raccontiamo nel Rapporto, da Primiero a Prato allo Stelvio, sono cooperative e aziende locali a gestire le reti energetiche e gli impianti, vendendo l’energia agli utenti, con risultati significativi nelle bollette. E’ questa direzione di cambiamento che occorre rendere possibile in tutta Italia”.