Home Attualità Confsal-Unsa, governo pensa a poltrone ma lavoratori pubblici in difficoltà

Confsal-Unsa, governo pensa a poltrone ma lavoratori pubblici in difficoltà

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Roma, 16 set. (Labitalia) – “I tentativi di spartizione dei posti alla Corte Costituzionale e al Csm sono l’emblema che nulla sta cambiando nei modi di far politica rispetto alla Prima Repubblica. Anche questo governo è più interessato ad occupare poltrone importanti piuttosto che affrontare il dramma del mondo del lavoro, dramma che coinvolge tutti, perché chi un lavoro ce l’ha è sempre più in difficoltà e chi invece lo cerca è costretto ad emigrare”. Lo dichiara Massimo Battaglia, segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.
“La decisione di continuare a bloccare lo stipendio dei dipendenti pubblici anche per il 2015 è semplicemente inaccettabile, dopo tutti questi anni di sofferenza e impoverimento”, afferma Battaglia, che avverte: “Se il governo pensa che subiremo senza alzare la testa si sbaglia di grosso. La gente è stanca ed esasperata. I lavoratori pubblici ora alzeranno la voce contro chi continua ad umiliarli economicamente e professionalmente, contro un datore di lavoro che si dimostra il peggiore del mondo”.
“La Federazione Confsal-Unsa riunirà domani i propri organi statutari e verranno prese decisioni per tornare in piazza e far sentire la rabbia dei lavoratori pubblici al presidente del Consiglio Renzi e al ministro per la Pubblica Amministrazione Madia a cui chiediamo un immediato cambio di passo e di inserire nella legge di stabilità le risorse per il rinnovo immediato dei contratti pubblici”.