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Consiglio comunale 25 giugno 2014 / Gli atti d’indirizzo

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Consiglio comunale 25 giugno 2014 / Gli atti d’indirizzo
Parcheggio Lebole

Cave di Quarata / Rodolfo Rossi

Il consigliere Rodolfo Rossi è tornato sul recupero ambientale e paesaggistico del triangolo delle cave di Quarata chiedendo una valutazione complessiva dello stato attuale e di relazionare al Consiglio entro sei mesi dall’approvazione di questo atto di indirizzo sugli sviluppi del progetto. “E’necessario rivedere l’atteggiamento del Comune verso quest’area che è stata dedicata alle attività estrattive. Siamo di fronte al degrado dell’area. Le scelte vanno fatte nell’interesse generale e non accetterò forzature di alcun tipo”.

Gianni Mori: “a maggio è stato attivato un tavolo tecnico ma il Comitato dei cittadini non è stato invitato ad esso. Il tavolo sta esaminando i risultati degli scavi degli otto punti di rilievo eseguiti da CfS. Occorre fare la bonifica che sia propedeutica ad una serie d’interventi sull’area”.

Marco Tulli: “siamo di fronte ad una giunta politicamente abusiva perché non rispetta il programma e alla quale mancano pezzi. Nel merito del triangolo della cave siamo di fronte ad una profonda incoerenza”

Roberto Bardelli: “si continua a parlare di temi dei quali parliamo da sempre. Perché nessuno della Giunta lo ha mai affrontato? Il tempo passa e le soluzioni non si trovano. Mi chiedo cosa intende fare veramente l’Amministrazione”

Assessore Paolo Fulini: “è stato attivato un tavolo di lavoro per tutelare l’ambiente e i cittadini. Ad esso lavorano Comune, Provincia, Asl, Arpat e CfS. Intendiamo aprirlo ad associazioni e cittadini una volta che sia stata effettuata una prima ricognizione tecnica e scientifica della situazione. E’ fondamentale capire cosa sia successo in quel territorio negli ultimi 50 anni. Prima di intervenire, bisogna comprendere. Non possiamo separare i tre ambiti principali: ambientale, produttivo e sociale”.

Sindaco Giuseppe Fanfani: “questa amministrazione è fortemente attenta all’ambiente e mette costantemente, senza alcuna possibilità di dubbio, gli interessi generali in primo piano. Il problema delle cave è al centro della mia attenzione fino da quando svolgevo anche il ruolo di assessore all’urbanistica. Per la zona delle cave, il mio sogno rimane quello di un grande parco, il più grande della provincia di Arezzo. Questo progetto è stato frenato anche da alcuni cittadini della zona che temevano che l’ipotesi del parco avrebbe impedito una seria analisi del territorio e degli eventi che l’hanno caratterizzato nei decenni scorsi. E’ stato e rimane difficile coordinare le proprietà private in un progetto condiviso. Era stato anche elaborato un piano di trasformazione che è stato bloccato dalla crisi economica e quindi dalla carenza di investimenti”.

Luigi Scatizzi: “vorrei capire se ci sono tempi definiti non solo per le analisi ma anche per le azioni conseguenti dal punto di vista amministrativo. Chiedo quindi all’assessore Fulini se sono necessarie altre analisi o se questa fase è conclusa. Se lo è, allora si mettano in atto le azioni conseguenti con precise scadenze”.

Luigi Lucherini: “oggi discutiamo di un problema che è veramente vecchio. La “caratterizzazione” dell’ambiente è stata fatta almeno 4 o 5 volte. Basta con le ricerche che costano soldi e che confermano quello che già sappiamo. Oggi occorre un progetto che produca risultati”.

Roberto Ruzzi: “Questa città non ha progettualità e si limita a dire no. In altre zone della Toscana, con problemi più gravi di quelli di Quarata, le soluzioni sono state individuate e realizzate”.

Lucio Bianchi: “i residenti della zona esprimono l’esigenza di avere una soluzione a problemi dei quali si parla da molto, troppo tempo. Il sistema economico non può essere il perno sul quale ruota tutto, compresa la salute pubblica. E questo è inaccettabile. L’atteggiamento dell’Amministrazione sulla partecipazione dei cittadini è egualmente inaccettabile: essi devono essere immediatamente coinvolti”.

Francesco Francini: “mi sembra che si affronti il problema di Quarata con grande ipocrisia. Tutti sappiamo che negli anni l’area è stata utilizzata come discarica. In modo particolare dello sviluppo industriale, magari rispettando regole che allora era formalmente rispettate ma che non hanno certamente garantito l’ambiente e la salute dei cittadini. Se non vogliamo essere ipocriti, dobbiamo poi porci il problema delle risorse necessarie per gli interventi. Questo atto d’indirizzo è servito solo a regolare alcuni mal di pancia interni al gruppo consiliare del Pd”.

Matteo Bracciali: “l’atto d’indirizzo ha dato modo di esprimersi a tutto il Consiglio. Non è affatto vero che per Quarata siamo all’anno zero. Chiedo una “road map” che consenta un confronto e un dialogo con i cittadini. Una fase preliminare di studio è condivisile e i cittadini devono essere comunque informati”

Tulli e Mori hanno proposto due emendamenti al testo di Rossi che quest’ultimo non ha accettato. Rossi ha invece accettato un emendamento del consigliere Mazzi.

L’emendamento Mori- Tulli è stato quindi respinto con 20 voti contrari e 4 contrari.

L’atto d’indirizzo del consigliere Rossi è stato invece approvato con 15 voti favorevoli, 5 contrari e 5 astenuti.

Viabilità area ex Lebole /Ruzzi e Pagliazzi

Gianni Pagliazzi e Roberto Ruzzi hanno proposto un piano di viabilità alternativa in merito al progetto di riqualificazione dell’area ex Lebole che tenga maggiormente delle problematiche che il progetto presentato comporterebbe per il tessuto urbano limitrofo ed in particolare per il quartiere di Pescaiola.

L’esposizione del consigliere Ruzzi è stata sospesa per alcuni minuti e questo per sollecitare la presenza di consiglieri e assessori all’interno dell’aula.

“Non possiamo prendere per buono quello che ci propongono altri – ha detto Ruzz. Oggi abbiamo proposto una soluzione alternativa e assolutamente valida dal punto di vista tecnico.  Proponiamo una grande rotatoria e una pista ciclabile. C’è poi la possibilità di utilizzare il parcheggio del Centro affari per la sosta dell’area commerciale. Infine la nostra proposta consente di collegare i quartieri di Pescaiola e Fiorentina.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Luigi Lucherini, Gianni Cantaloni e Alessandro Caneschi.

L’atto d’indirizzo è stato respinto

Abbattimento e piantumazione di alberi / Lucio Bianchi

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Lucio Bianchi  è intervenuto sull’abbattimento e piantumazione degli alberi chiedendo che ad ogni abbattimento segue l’ immediata sostituzione con un’altra pianta che ben si adatti al clima locale e alle esigenze delle abitazioni e strade vicine. Il Comune deve poi piantare un albero per ogni neonato e comunicare alle famiglie l’avvenuta piantumazione e il luogo. E l’attività di piantumazione deve essere costantemente rendicontata. Essere attenti all’ambiente e rispettare le regole, è una buona dimostrazione di civiltà.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Mori, Ruzzi. L’assessore Dringoli si è detto d’accordo con l’atto d’indirizzo ed ha ricordato come la forte piantumazione di pini nei decenni scirsi ha posto e pone una serie di problemi. Ha sottolineato che l’immediata sostituzione di un albero con un altro può creare difficoltà di natura organizzativa.

L’atto d’indirizzo è stato approvato all’unanimità

Revisione della toponomastica / Pagliazzi e Ruzzi

Gianni Pagliazzi e Roberto Ruzzi hanno chiesto una revisione della toponomastica del Comune completando, modificando e integrando attraverso l’attribuzione di toponimi e della numerazione civica. Tutto questo per evitare il disagio dei cittadini, dei mezzi di soccorso e di sicurezza per individuare il corretto indirizzo. Hanno anche indicato criteri che rispettino la storia del territorio, l’omogeneità delle aree, il valore culturale e storico delle dediche, una particolare attenzione alle figure femminili.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Bracciali (che ha proposto alcuni emendamenti), Cantaloni (che ha chiesto un ruolo propositivo anche per i quartieri della Giostra). L’assessore Magi ha ricordato il ruolo e il lavoro della Commissione toponomastica. E’ attivo il Sistema Informatico Territoriale.

Pagliazzi ha fatto propri gli emendamenti presentati.

L’atto d’indirizzo è stato approvato all’unanimità.

Salvaguardia del territorio dagli organismi geneticamente modificati / Daniele Farsetti

Daniele Farsetti del Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione perché Sindaco e Giunta si impegnino ad impedire nel territorio comunale la coltivazione di organismi geneticamente modificati a salvaguardia della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità agraria, se possibile in accordo con i Comuni limitrofi.

La legge del 1962, norma base in tema di alimentazione, vieta l’uso di sostanze che siano state modificate. Uno studio del 2012 dimostra la cancerogenicità delle coltivazioni di questo tipo. Farsetti ha quindi chiesto che quello di Arezzo sia un comune “ogm free”.

L’assessore Paolo Fulini ha dichiarato assolutamente condivisibile l’atto d’indirizzo. Nel dibattito sono intervenuti anche il consigliere Mori chiedendo se sono prevedibili anche sanzioni e un regolamento comunale che normi la materia; il consigliere Cantaloni che ha annunciato un voto favorevole di coscienza purchè il Comune non arrivi sul terreno della regolamentazione; il consigliere Ruzzi.

L’atto d’indirizzo è stato approvato con 17 voti a favore e 2 astensioni.