Home In Evidenza Da domani (7 aprile) direttamente in ospedale per ogni neonato l’iscrizione alla anagrafe comunale, al Ssn, la scelta del pediatra e l’ottenimento del codice fiscale

Da domani (7 aprile) direttamente in ospedale per ogni neonato l’iscrizione alla anagrafe comunale, al Ssn, la scelta del pediatra e l’ottenimento del codice fiscale

0
Da domani (7 aprile) direttamente in ospedale per ogni neonato l’iscrizione alla anagrafe comunale, al Ssn, la scelta del pediatra e l’ottenimento del codice fiscale

Fino ad ora assieme alla gioia della nascita del proprio figlio, per i genitori iniziava anche una trafila burocratico-amministrativa che a volte diventava anche un peso di orari, viaggi e spese. Soprattutto  quando la famiglia del neonato risiede in località lontane dai servizi, sistemare la registrazione all’anagrafe comunale, fare l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e successivamente all’anagrafe assistiti con la scelta del pediatra, l’acquisire il codice fiscale, poteva comportare anche la perdita di alcune giornate di lavoro.

Tutto questo da domani, lunedì 7 aprile, non avverrà più per i familiari dei bambini che nascono nei punti nascita di Arezzo e del Valdarno (presto il servizio sarà esteso anche al Casentino). Dopo una sperimentazione  operativa portata avanti solo nelle zone capoluogo, adesso il “punto nascita anagrafico” diventa operativo a livello provinciale.

Speghiamolo meglio.

La Asl8, i 39 Comuni della nostra Provincia e L’Ufficio delle entrate  hanno sottoscritto un protocollo operativo, mettendo a regime i reciproci servizi di assistenza ai cittadini, per consentire con un unico passaggio l’iscrizione alla anagrafe comunale con la dichiarazione di nascita, l’acquisizione del codice fiscale, l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e la scelta del proprio pediatra.

Tutto questo, per dirla con uno slogan oggi di moda, con un “unico clic”. Quello che un genitore potrà fare nell’apposito ufficio che si trova sia al San Donato che alla Gruccia, presso la Direzione di Presidio. Qui il genitore si presenta con il certificato rilasciato dalla ostetricia dove è avvenuto il parto. Potrà compiere queste operazioni in una unica volta, evitando così tutti i giri a cui fino ad ora erano costretti. Una buona pratica di collaborazione fra enti pubblici diversi e un buon servizio ai cittadini.

Unici limiti, ad oggi, sono quelli di essere residenti nella nostra provincia. In pratica se in questi due ospedali nascono bambini di famiglie residenti fuori dai confini dei 39 comuni aretini, i familiari dovranno fare la solita trafila presso le loro strutture territoriali.

Ma chi risiede in Provincia di Arezzo, da domani, lunedì 7 aprile, dirà addio a questi passaggi post partum. Ogni anno al San Donato nascono poco meno di 1.500 bambini e alla Gruccia quasi 900. Per 2.400 famiglie …. un pensiero in meno.