Home Attualità Economia Dopo quindici mesi di trattativa è stata sottoscritta, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Area Legno-Lapidei

Dopo quindici mesi di trattativa è stata sottoscritta, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Area Legno-Lapidei

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Dopo quindici mesi di trattativa è stata sottoscritta, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Area Legno-Lapidei
Domenico Gambacci

Nella tarda nottata fra martedì 25 e mercoledì 26 marzo è stato siglato a Roma l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro fra le organizzazioni datoriali e le organizzazioni sindacali del comparto; nello specifico, l’area di riferimento è quella denominata “legno e lapidei”, con inquadramento nella categoria degli artigiani. Una buona notizia, quindi, per le centinaia migliaia di occupati che contano Toscana e Umbria, regione da sempre “forti” nel comparto del mobile e del legno più in generale; in un momento di forte crisi come quello attuale, ecco per i dipendenti di questo importante segmento dell’economia locale un aumento in busta paga che arriva quasi alla scadenza del 15esimo mese dal 31 dicembre 2012, ultimo giorno di validità del precedente contratto. Ma entriamo nello specifico. A seguire direttamente la trattativa, accompagnata in più di una circostanza da toni molto accesi, è stato l’imprenditore Domenico Gambacci di Sansepolcro nella sua veste di presidente nazionale della Federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese e coadiuvato dai tecnici della struttura nazionale. “Ci sono voluti 15 mesi di incontri – dichiara Gambacci – per varare un’intesa che possiamo definire soddisfacente per entrambe le parti. Il contratto – sono ancora parole del presidente nazionale – prevede per i dipendenti un incremento salariale pari a 79 euro per un quinto livello del settore e 75 per un livello “D”, da erogare in tre tranche a decorrere da martedì prossimo, 1° aprile 2014 e poi dal 1° gennaio 2015 e dal 1° giugno 2015. Il periodo della “vacatio” contrattuale – cioè i 15 mesi appena terminati – sarà coperto con l’erogazione di un importo “una tantum” di 160 euro, che verranno corrisposte in due rate, la prima a ottobre del 2014 e la seconda a settembre del 2015. Molto importante – dichiara sempre Gambacci, imprenditore che non le manda di certo a dire – è la parte normativa del rinnovo, nella quale si registra la definitiva messa a regime della regolamentazione dell’apprendistato professionale ai sensi del decreto legislativo n. 167/2011, laddove si conferma per le imprese artigiane la durata del contratto pari a 5 anni per le figure operaie, disciplinando l’istituto dell’apprendistato in cicli stagionali nei quali è previsto il coinvolgimento della contrattazione collettiva regionale. Sono state recepite anche le recenti novità introdotte con il decreto n. 34/14 a proposito della normativa del contratto a termine, che dunque potrà essere stipulato senza l’obbligo di indicare la causale per una durata massima di 36 mesi”.