Home Politica Sulla ex Lebole, manca il coraggio e una visione di qualità

Sulla ex Lebole, manca il coraggio e una visione di qualità

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La viabilità alternativa dell’area ex Lebole, nell’idea del gruppo Moderati e riformisti per Arezzo, è stata spiegata dai consiglieri comunali Roberto Ruzzi e Gianni Pagliazzi che hanno anche formalizzato i contenuti del progetto in un atto di indirizzo.

“Abbiano fatto una scelta per l’intera area – ha spiegato Gianni Pagliazzi – e pare che sia la proprietà a doversi occupare della realizzazione della viabilità. Politicamente ci pare di poter valutare inutili gli ulteriori 12.000 metri quadrati di commerciale contenuti nel progetto dell’amministrazione, la stessa destinazione abitativa pare superflua, basterebbe fare un censimento di quante case già sfitte ci sono ad Arezzo. Ricordate poi la protesta dei commercianti di via Fiorentina? Abbiamo idee anche per questa strada limitrofa all’area ex Lebole”.

“I limiti del progetto sono evidenti – ha aggiunto Roberto Ruzzi – abbiamo una viabilità di ingresso al centro impostata su due corsie e un attraversamento sottoquota che priva della visione dello skyline. Basterebbe poco, senza grandi impegni di spesa ulteriori, per pensare a un mantenimento delle quota stradale, a un collegamento con la viabilità di Pescaiola, cosa non prevista, alla sistemazione di via Fiorentina con la svolta a sinistra per chi viene dalla Ipercoop grazie a una piccola rotonda che occupi una modesta porzione dell’attuale Campo Scuola che verrà trasferito. Tutto questo è contenuto nella proposta, per adesso su disegno, ma confidiamo in una sua adozione da parte degli uffici tecnici comunali. Da parte nostra c’è spirito propositivo ma se il progetto che l’amministrazione metterà al voto resterà quello annunciato il nostro ‘no’ sarà deciso”.

All’unisono, i due consiglieri hanno ricordato che “sette negozi in via Vittorio Veneto stanno chiudendo, con questa zona di grande impegno commerciale e direzionale, il centro ne uscirà ulteriormente desertificato. E per il futuro, ecco alcune proposte ulteriori: una rotonda alla intersezione tra via Arno e via Po, continuità delle piste ciclabili e nuova viabilità a Santa Firmina. Basterebbe entrare nella logica di scelte coraggiose, come altre città stanno compiendo sulla logistica, le infrastrutture e il traffico interno e in entrata”.