Home Attualità Fabi: su contratto bancari noi corretti, Abi strumentale

Fabi: su contratto bancari noi corretti, Abi strumentale

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Roma, 17 dic. (Labitalia) – “Nelle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro nazionale dei bancari, i sindacati sono stati corretti, ma l’Abi ha assunto una posizione strumentale”. Così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato dei lavoratori bancari e del credito, replica con Labitalia alla nota del Comitato esecutivo dell’Abi, sottolineando che “le trattative sono state interrotte formalmente dai sindacati, ma politicamente e nei contenuti dall’Abi che non ci ha lasciato né alternative né altre vie d’uscita, il fronte era chiuso su ogni argomento sia economico sia occupazionale”.
“E’ scorretto dire -rimarca Sileoni- che le responsabilità dell’interruzione del negoziato sono nostre: in realtà sono loro, perché le banche non hanno mai intavolato una vera trattativa. E questo perché non si intavola una discussione seria ponendo delle pregiudiziali, come ha fatto l’Abi che pretende il blocco degli scatti di anzianità e del tfr. Una trattativa che parte così è una trattativa ‘dopata’”.
“Quando poi nella nota l’Abi parla di ‘perdita di redditività’ delle banche e di nuove tecnologie che incombono e fanno perdere clienti -spiega Sileoni- noi rispondiamo che nelle banche ci sono manager super pagati proprio per trovare delle soluzioni organizzative e non per scaricare i problemi sulle spalle dei lavoratori”.
“Come Fabi -sottolinea il segretario generale- non abbiamo mai avuto un atteggiamento antagonista verso le banche, ma siamo sempre stati pronti al confronto e pronti a dare dei contributi propositivi”.
L’attuale contratto, applicato a 309mila bancari, è scaduto a giugno ma resta in vigore fino al 31 dicembre. Dopo quella data, se non si è trovato un accordo, le banche potranno non applicarlo più, “con gravi conseguenze sull’organizzazione del lavoro e anche sulle buste paga dei lavoratori”, spiega Sileoni.
“Per questo -conclude il leader della Fabi- ci aspettiamo che, anziché attribuire a noi le responsabilità, Abi tolga le pregiudiziali su tfr e scatti anzianità e ci aspettiamo proposte concrete sul tema occupazione, sia per il mantenimento degli attuali livelli sia per favorire il lavoro giovanile”.