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Festa del pane in Piazza Sant’Agostino

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Domenica 14 settembre il centro storico di Arezzo celebra il prodotto simbolo della più nobile tradizione gastronomica toscana, il pane, con un evento ‘formato famiglia’ in piazza Sant’Agostino.

A idearlo è stata la Confcommercio, che con il patrocinio del Comune di Arezzo porterà in piazza i panificatori della provincia per realizzare una sorta di grande villaggio dell’arte bianca, dove sarà possibile scoprire tutte le fasi di lavorazione artigianale dei prodotti da forno, dalla selezione delle farine alla cottura, passando per l’impasto e la lievitazione. Senza trascurare, ovviamente, l’assaggio delle prelibatezze dolci e salate appena sfornate, acquistabili negli stand. Non solo il pane toscano Dop a lievitazione naturale, quello senza sale dalla crosta profumata e croccante, ma anche un trionfo di panini speciali (al latte, al sesamo, all’olio…), pizza, schiacciate aromatizzate e ciacce fritte, oltre a bomboloni ripieni, fragranti crostate e biscotti di ogni tipo.

Il “villaggio” del pane, circa cento metri quadrati al coperto, ricavati sopra una grande pedana accanto alla fontana della piazza, sarà attivo per tutto il giorno, dalle ore 10 alle 20. Tutti potranno entrare e girare curiosando tra le varie postazioni di lavoro, con attrezzature e forni reali degni di un vero e proprio laboratorio di panificazione . I mastri fornai aretini saranno all’opera sotto gli sguardi dei visitatori, che potranno così scoprire alcuni segreti di un mestiere nobile e antico.

I più piccoli avranno anche l’occasione di cimentarsi in prima persona tra impasti e cotture nello stand della Banda dei Piccoli Chef Lilt, aperto dalla mattina alla sera accanto alla sede dell’Informagiovani. Proprio alla Lilt (Lega Italiana Lotta ai Tumori) andrà parte dei ricavato delle vendite dei panificatori. Oltre ai divertenti laboratori dedicati al pane, la festa in piazza Sant’Agostino offre ai bambini altre animazioni gratuite, dalle sculture di palloncini al trucca bimbi, con la possibilità di fare una simpatica foto “vestiti” da fornaio. Tanti, ancora,  i giochi declinati sul tema del pane, come il ‘lancio del panino’ per centrare un bersaglio, l’indovinello sul peso del pane o la costruzione di una “torre di panini”.

A mezzogiorno è in programma il cooking show del team femminile dell’Associazione Cuochi Aretini, con le chef Maria Luisa Lovari, Erica Romani e Susanna del Cipolla ai fornelli per rivisitare alcuni piatti della tradizione a base di pane, come le intramontabili minestre che servivano a riciclare in maniera sfiziosa il pane avanzato. Nel menù, che sarà poi offerto in degustazione ai presenti, figurano crema di pane e rotolino di pancetta croccante, gnocco di pane su fonduta di pecorino al tartufo, pane porchettato, spuma di pane e mosto con grissino all’anice.

Nel pomeriggio, in collaborazione con i locali di Sant’Agostino Il Botteghino, Mivà di Più e Il Caffè degli Illustri, ci sarà la Pane-merenda accompagnata da succhi di frutta e altre bevande buone e sane pensate anche per i più piccoli. Seguirà, dalle ore 18 e fino alla mezzanotte, il Pane-aperitivo per i più grandi, che potranno gustarsi specialità di pane e schiacciate sorseggiando vino o cocktail, in piedi o seduti nello spazio “country” che sarà realizzato per l’occasione: un fazzoletto di prato di circa 20 metri quadrati decorato da rulli a mo’ di tavolini.

Il pane, nelle sue varie declinazioni sarà protagonista  assoluto anche della cena in piazza che chiuderà la manifestazione, servita all’aperto dal Mivà di Più e dalla Bottega degli Illustri a partire dalle ore 21. Saranno di pane perfino le scodelle, in un menù da leccarsi i baffi che comprende fantasie di finger food, bruschette, pappa al pomodoro, pici briciole e pecorino e tacchino in crosta di pane con verdure ripiene. Tutto a sole 20 euro, escluso bevande, e rigorosamente su prenotazione contattando i due locali della piazza.

E chissà se la festa messa in campo dall’Associazione Panificatori servirà a rivalutare anche il consumo di pane, ancora forte in Toscana, ma innegabilmente penalizzato negli ultimi anni dalla mania delle diete che lo hanno messo al bando, benché sia un alimento buono e sano da riscoprire.