Home Nazionale Festival Roma: Marco Risi, nel mio ‘Tre Tocchi’ il difficile mondo degli attori

Festival Roma: Marco Risi, nel mio ‘Tre Tocchi’ il difficile mondo degli attori

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Roma, 21 ott. (AdnKronos) – L’idea gli è nata giocando, da oltre sette anni, nella Nazionale di calcio Attori: sentendo le loro storie, la loro voglia di farcela a tutti i costi, di dimostrare quanto fossero bravi “mi ha fatto venire voglia di raccontare io, in un film, le loro storie e raccontare la loro voglia di riscatto”. A dirlo all’Adnkronos è Marco Risi, intervistato in occasione della presentazione, al Festival di Roma, del suo ‘Tre Tocchi’, che oggi il regista milanese presenta in Concorso alla kermesse e in anteprima mondiale alle 20 in Sala Petrassi.
Nel film si intrecciano sei storie, di attori ma anche di uomini con le loro frustrazioni, gioie e delusioni, successi e fallimenti. Vite molto diverse ma accomunate da due grandi passioni: il calcio e il lavoro. Le loro vite si incontrano e si sfiorano continuamente, mostrando uno spaccato di speranza ma quasi mai di vera e autentica felicità. “Il mestiere dell’attore è uno dei più difficili -spiega Risi- perché per uno che ce la fa altri cento, mille, non riescono. E io mi sono voluto occupare di loro, di quelli che non ce la fanno, perché quello dell’attore è il lavoro più precario del mondo, dato che non dipende da te”.
Non sempre una vita dorata, dunque. “Il pubblico vede solo l’aspetto che li fa apparire come una categoria privilegiata -dice il regista di ‘Mery per sempre’- ma non si rende conto di quante frustrazioni, fallimenti ma anche improvvise soddisfazioni e rivincite questo mestiere comporti”. Nel cast, oltre a Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Viincenzo De Michele, Antonio Folletto, Gilles Rocca, Gianfranco Gallo, recitano anche volti noti tra cui Marco Giallini, Claudio Santamaria, Valentina Lodovini, Francesca Inaudi, Matteo Branciamore, Luca Argentero e Paolo Sorrentino.
“L’ho fatto perché il pubblico potesse riconoscere anche dei personaggi ‘noti’ -racconta Risi- alcuni dei quali sono venuti capendo lo spirito del film, per amicizia, riconoscenza e gratuitamente. Marco Giallini e Claudio Santamaria, ad esempio, li ho lanciati io facendogli fare il loro primo film, ‘L’ultimo Capodanno’”. Ma anche Paolo Sorrentino “è venuto sul set senza fare una piega, è rimasto un’intera giornata e poi se ne è andato contentissimo”.
La presenta però di attori più conosciuti “non è la cosa più importante -assicura il regista- La cosa importante è che il pubblico che verrà a vedere questo film, che io sperò sarà numeroso, capisca l’energia e il sentimento con il quale questo film è stato fatto”. La pellicola, coprodotta dal regista insieme alla Ambi Pictures di Andrea Iervolino e Monika Bacardi, sarà in sala a artire dal novembre.
“Mi ritengo molto onorata di aver potuto produrre questo piccolo gioiello d’autore”, dice la produttrice Monika Bacardi. Il regista “mi ha parlato di Pasolini, del suo linguaggio associato al calcio, di come ci sia quasi un sistema di segni, un insieme di parole e di come, nel semplice concetto di ‘Tre Tocchi’ ci sia una poesia straordinaria, di perfezione di uno sport che è anche perfezione di vita”.