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Fisco: voluntary disclosure estesa a Italia e pagamento a rate

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Roma, 17 ott. (AdnKronos) – Voluntary disclosure estesa ai capitali detenuti in Italia e all’Ires, possibilità di pagare quanto dovuto al fisco in tre rate e introduzione del reato di autoriciclaggio. Sono le principali novità inserite dalla Camera alla proposta di legge sul rientro dei capitali detenuti all’estero. Il provvedimento, dopo sette mesi di permanenza a Montecitorio, ha ottenuto il via libera ieri e si sposta al Senato per la seconda lettura. Nel corso dell’esame in Assemblea è stato chiarito che la non punibilità per autoriciclaggio è connessa alle sole attività oggetto della procedura e tale clausola è estesa alla procedura riguardante le attività in Italia.
La proposta di legge riprende il contenuto del decreto legge di inizio anno, soppresso dal testo e spostato in un provvedimento che consentisse un esame più approfondito. Con l’introduzione della collaborazione volontaria i soggetti che hanno omesso di dichiarare beni, detenuti all’estero o in Italia, potranno sanare la propria posizione nei confronti dell’erario pagando le imposte dovute (in tutto o in parte) e le sanzioni (in misura ridotta), ottenendo alcuni benefici sul fronte delle sanzioni penali e tributarie.
La procedura non potrà essere utilizzata se la richiesta di aderire alla collaborazione volontaria viene presentata dopo che l’autore è venuto a conoscenza dell’inizio di un’attività di accertamento fiscale o di procedimenti penali. Alla procedura saranno ammesse le violazioni commesse fino al 30 settembre 2014; la domanda dovrà essere presentata entro il 30 settembre 2015.
Le norme introducono in nuovo reato fiscale, che punisce chi nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria esibisce o trasmette documenti e dati falsi. Con il reato di autoriciclaggio viene attribuita rilevanza penale alla condotta di chi, avendo commesso un delitto non colposo, sostituisce o trasferisce il denaro o beni in attività economiche o finanziarie in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa.
Le risorse che arriveranno dalla voluntary disclosure saranno destinate a diverse voci: finanziare il fondo per la riduzione della pressione fiscale, il pagamento dei debiti commerciali scaduti in conto capitale, l’esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno delle risorse assegnate a titolo di cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari e di quelle derivanti dal riparto del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Con il provvedimento viene autorizzata l’Agenzia delle entrate a procedere all’assunzione, nel triennio 2014-2016, di personale a tempo indeterminato. La spesa ammonta a 4,5 mln il primo anno, 24 mln il secondo anno e 41,5 mln il terzo anno e 55 mln a partire dal 2017. Si stima che sarà possibile assumere 1.100 unità.