Roma, 7 ott. (Adnkronos) – ”La sinistra, che tanto spesso si autoproclama alfiere della legalità, sul matrimonio gay getta la maschera e difende a spada tratta la assoluta illegalità.” Lo afferma Eugenia Roccella, parlamentare del Ncd. ”Contro il ministro Alfano, che chiede ai sindaci di restare nei limiti delle loro competenze e del ruolo istituzionale, si alzano già le voci di chi, pur di arrivare all’obiettivo del matrimonio omosessuale, è disposto a calpestare la Costituzione, le leggi italiane e la centralità del Parlamento”.
“Nessuna legge infatti -precisa Roccella- consente in Italia il matrimonio fra persone dello stesso sesso, e la stessa Corte costituzionale ha ribadito, esplicitamente, che il matrimonio può essere solo tra un uomo e una donna. Tre ministri (della Sanità, dell’Interno e del Welfare) nella scorsa legislatura firmarono già una circolare per spiegare che i registri delle unioni civili, istituiti da numerosi sindaci, non potevano avere nessun valore e nessun effetto pratico, visto che non si riferivano a nessuna normativa. Chi continua su questa strada -conclude Roccella- lo fa solo per motivi ideologici e a scopo elettorale, ben sapendo che l’atto è del tutto inefficace e che i cittadini vengono presi in giro”.