Parigi, 2 nov. (AdnKronos) – Rallenta la crescita in Germania ma resta “poco probabile lo scenario di una grave recessione”. A sostenerlo, in un report, è Natixis che ha rivisto al ribasso le sue stime in seguito alla pubblicazione dell’Indice Ifo. Per il 2014 l’istituto bancario francese punta su un pil in crescita dell’1,4% contro +1,5% stimato in precedenza e per il 2015 su un pil a +1,2% contro +1,7% in precedenza.
Per gli analisti di Natixis “il cattivo andamento del settore manifatturiero” in Germania, che pesa sulla crescita del Paese, non dovrebbe durare anche se il clima di fiducia degli imprenditori tedeschi “dovrebbe pesare sull’evoluzione nel breve termine della crescita economica”. A più lungo termine, sottolineano, “il settore manifatturiero tedesco dovrebbe registrare un rilancio: trarrà beneficio di un miglioramento della congiuntura mondiale, del deprezzamento dell’euro, di un prezzo del petrolio migliore e della ripresa mondiale in corso, in particolare negli Stati Uniti”. Complessivamente “puntiamo su un’accelerazione della crescita a partire del secondo trimestre del 2015”.
Nonostante la disoccupazione, in Germania, si collochi a “livelli bassi”, la condizione finanziaria delle famiglie “sia piuttosto buona” e i conti pubblici tedeschi “siano equilibrati”, il deterioramento della congiuntura pesa sulle prospettive economiche nel medio termine della Germania. “La crescita potenziale tedesca dovrebbe rallentare passando da +1,3% l’anno tra 1995 e 2013 a circa +0,9% l’anno tra 2014 e 2018”.