Domenica 13 luglio si corre, con partenza e arrivo ad Arezzo, la 98esima edizione del Giro del Casentino, corsa organizzata dall’Unione Ciclistica Aretina 1907. Non è un’edizione qualsiasi, visto che 80 anni fa su queste strade vinse Gino Bartali, uno dei campioni di questo sport di ogni tempo. Ma nel 1939 primo fu il “campionissimo” Fausto Coppi mentre nel 1953 Gastone Nencini.
Sarà presente già dal mattino in attesa della corsa la Fondazione Gino Bartali onlus che oltre a preservare la memoria del campione si occupa del sostegno a progetti culturali, di ricerca scientifica in campo agro-alimetare con le università di Firenze e Verona e di progetti con le scuole per promuovere solidarietà ed etica nello sport e la stessa memoria ebraica dopo la scoperta che anche Gino Bartali ha salvato ebrei in tempo di guerra a Firenze. La Fondazione porterà la maglia del centenario della nascita di Bartali, nato il 18 luglio 1914, che riporta un’immagine dell’artista cesenate Adriano Maraldi, che sarà disponibile con una piccola offerta. Insieme alle maglie, la fondazione porterà anche le medaglie e monete coniate dalla Repubblica di San Marino sempre in occasione del centenario della nascita. Il ricavato sarà devoluto al sostegno dei programmi suddetti.
Roberto Severi, segretario dell’U.C. Aretina: “chi la conosce per nome, chi per averne viste tante edizioni, sa che il Giro del Casentino è una corsa storica con un albo d’oro di prestigio. Abbiamo dovuto ricorrere al Comune di Arezzo per mettere in piedi questa edizione, perciò all’amministrazione comunale va il nostro primo ringraziamento. Dico 98esima edizione ma mi piace scrivere ‘100 – 2’, ovvero siamo vicini alla centesima, anche se il traguardo del secolo di vita è già stato tagliato. Alcuni anni infatti per ragioni belliche ed economiche la corsa è saltata. Partenza alle 14 e arrivo intorno alle 18 in viale Giotto, tra il bar dello stadio e la rotatoria. Nonostante si chiami ‘del Casentino’, il giro è nato ad Arezzo e dopo tre anni di migrazione fa piacere tornare nella sua collocazione naturale. Il giro della Bolghera a Trento è l’unica corsa ciclistica italiana con più edizioni e più vecchia della nostra. Faremo di tutto per mantenere questa ‘medaglia d’argento’ a livello nazionale. Domenica gli iscritti sono ben 200”.
Circuito “nervoso” come direbbero gli esperti con la punta altimetrica massima dei 700 metri della Scarpaccia e cinque giri in circuito a saliscendi attorno a Stoppe d’Arca: otto chilometri a giro che metteranno a dura prova i partecipanti.
Francesco Romizi, assessore allo sport del Comune di Arezzo: “complimenti per l’abnegazione della unione sportiva per avere testardamente organizzato la corsa dedicata peraltro agli under 23, a dimostrazione di un impegno rivolto ai più giovani che dura tutto l’anno. La città di Arezzo nel 2014 è uno dei fulcri del ciclismo nazionale. Il ritorno qui del Giro del Casentino corona una stagione che è cominciata con l’arrivo della tappa della Tirreno-Adriatico e a fine luglio termina con il Giro della Toscana”.