Home Nazionale Giustizia: M5S, Violante smemorato su trattativa Stato-mafia

Giustizia: M5S, Violante smemorato su trattativa Stato-mafia

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Roma, 19 set. (Adnkronos) – “Luciano Violante, candidato testardamente dai partiti a un altissimo ruolo di garanzia quale quello di giudice della Corte costituzionale, oltre ad avere un lunghissimo curriculum politico capace di resistere al tempo e al passaggio dalla prima alla seconda Repubblica, ha anche forti lacune mnemoniche a proposito proprio di quell’interstizio costellato di bombe, patti e ricatti mafiosi, che è il periodo tra il 1992 e il 1994: uno dei periodi più oscuri del Paese sul quale Violante non ha contribuito a far luce”. Lo scrivono i parlamentari M5S sul blog di Beppe Grillo.
“Luciano Violante – attaccano i grillini – dopo soli 17 anni dai fatti accaduti ha cominciato a ricordare. Ha ricordato che Don Vito Ciancimino – ex sindaco mafioso di Palermo, interfaccia dei ‘corleonesi’ di Totò Riina nei rapporti con la politica – insisteva per parlare con lui nell’autunno del 1992, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. Nelle dichiarazioni ai magistrati, Violante ha ricordato pure che ‘si trattava di una ‘cosa politica’ o di una ‘questione politica”’.
“Ha ricordato che Ciancimino avrebbe potuto dire ‘cose importanti’ e ‘avrebbe chiesto qualcosa’. Ha ricordato di aver suggerito a Vito Ciancimino – incalzano i 5 Stelle – di inoltrare richiesta formale di essere ascoltato alla commissione Antimafia che lo stesso Violante presiedeva allora. Ha dimenticato, allora, nel 1992, e anche dopo, di avvertire l’autorità giudiziaria”. (segue)