Home Politica Gruppo PdL: “Investire, non tassare”

Gruppo PdL: “Investire, non tassare”

0

Sono sconcertanti le motivazioni con cui il sindaco giustifica la tassa sul soggiorno: fare pagare ai turisti e agli operatori di oggi i benefici dei turisti di domani, somiglia tanto al prete che brontola chi va a messa per quelli che non ci vanno.

Tassare oggi per stare meglio domani (forse) è un atto nemico dell’impresa, della città e dei turisti. La famigerata tassa di soggiorno dovrebbe servire a “risarcire” l’amministrazione per l’aumento di costi di gestione della città (trasporti, pulizia, vigilanza) determinata dalla presenza di tanti forestieri, insomma per spese ed investimenti già sostenuti. Ma ad Arezzo dove sono queste migliaia di persone, dove le infrastrutture pubbliche utili a chi viene nella nostra città? Solo pochi giorni fa come gruppo consiliare abbiamo avanzato proposte per lo sviluppo dell’accoglienza congressuale e di affari. Vuole tassare anche chi viene ad Arezzo per portare ricchezza? La promozione va fatta con altre risorse. Quante ne ha reperite l’amministrazione da tagli di inutili e dispendiose partecipate in aziende pubbliche utili solo a chi siede nei consigli d’amministrazione? Quante ne ha acquisite  dai bandi europei, nazionali o regionali? Quante sponsorizzazioni private, oltre a quelle per la fortezza, sono state trovate? Quanti contatti ha favorito il comune con i tour operator? Che servizio di accoglienza ed informazione offre? E poi, quali sarebbero le azioni di promozione da finanziare? Non un progetto, non idea…niente di niente, solo una nuova tassa. Insomma Sindaco, il gioco è evidente, questa tassa serve solo a far cassa con il rischio probabile di rendere Arezzo ancora meno “appetibile” per chi volesse venire a farci visita. E allora chiediamo al primo cittadino di tornare su i suoi passi (non sarebbe la prima volta), non ci farà una bella figura ma farà sicuramente il bene della città.