Milano – L’amicizia tra due artisti esordienti, l’obiettivo fotografico puntato sul paesaggio emiliano, il clima di grande fervore culturale e intellettuale dell’Italia a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. E’ la sintesi del percorso espositivo ospitato alla Triennale di Milano che celebra l’artista Franco Guerzoni e la sua collaborazione a fianco di Luigi Ghirri (Fotogallery).
“Nessun luogo. Da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri” è il titolo della mostra che ripercorre le sperimentazioni tra i due artisti negli anni della loro formazione e i loro “viaggi randagi” nella campagna modenese. La rassegna, curata da Davide Ferri e frutto della collaborazione tra Skira Editore e Nicoletta Rusconi Art Projects, inaugura il 9 ottobre e sarà visibile fino al 9 novembre.
Per quasi un decennio, negli anni ’70 Ghirri e Guerzoni intrattennero un dialogo costante, condividendo l’entusiasmo e le incertezze degli esordi, dei loro primi esperimenti e tentativi. I due condivisero un territorio: un paesaggio di aie, case abbandonate, ruderi, edifici industriali e cantieri che amavano perlustrare da cima a fondo, più o meno quotidianamente.
Di quelle esplorazioni resta un’ampia documentazione in centinaia di scatti inediti che Luigi Ghirri realizzava per Guerzoni perché costituissero il punto di partenza, la base materiale dei suoi lavori. In quegli anni Guerzoni ha usato solo alcune di quelle fotografie, ma tutte le altre, conservate nel suo archivio personale senza mai essere dimenticate, sono ora state riportate alla luce e raccolte in questa mostra.