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Immigrati: Amnesty International, vergognosa mancanza d’azione Ue

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Roma, 30 set. (Adnkronos) – Un anno dopo i naufragi al largo di Lampedusa, in cui annegarono oltre 500 persone, un nuovo rapporto di Amnesty International mette in luce come “la vergognosa mancanza d’azione dei paesi dell’Unione europea abbia contribuito all’aumento delle morti nel mar Mediterraneo, dove migliaia di migranti e rifugiati hanno perso la vita nel tentativo disperato di raggiungere le coste europee”. E’ il giudizio a fronte del rapporto di Amnesty International, intitolato ‘Vite alla deriva: rifugiati e migranti in pericolo nel Mediterraneo centrale’. L’indagine evidenzia i pericoli cui vanno incontro le persone in fuga da guerra, persecuzione e povertà e “la penosa risposta della maggior parte degli stati dell’Unione europea”.
“Dall’inizio dell’anno, oltre 2500 persone partite dall’Africa del Nord sono annegate o disperse nel Mediterraneo. L’Europa non può ignorare la tragedia che si sta compiendo alle sue porte” ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. “Mentre l’Unione europea erige muri sempre più alti, i rifugiati e i migranti attraversano il Mediterraneo nel disperato tentativo di raggiungere le coste europee. Stipati su imbarcazioni insicure da scafisti senza scrupoli, ogni settimana centinaia di loro ondeggiano tra la vita e la morte, tra la speranza e la disperazione” ha aggiunto Dalhuisen.
Nel 2014, oltre 130mila rifugiati e migranti hanno attraversato la frontiera meridionale europea via mare. Quasi tutti sono stati soccorsi dalla Marina italiana. La maggior parte era salpata dalla Libia. Il rapporto di Amnesty International chiede che vi siano più percorsi sicuri e legali verso l’Europa a disposizione di chi fugge dai conflitti e dalla persecuzione. Questo può essere fatto attraverso il reinsediamento, i programmi di ammissione umanitaria e l’agevolazione dei ricongiungimenti familiari, nonché mediante una revisione dei regolamenti di Dublino riguardanti la gestione delle domande d’asilo nell’Unione europea.