Home Nazionale Immigrati: Kyenge, morti Lampedusa furono fallimento politica

Immigrati: Kyenge, morti Lampedusa furono fallimento politica

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Roma, 2 ott. (Adnkronos) – “La giornata di domani serve innanzitutto a ricordare alla politica che al centro di tutto c’è la persona, il capitale umano. La tragedia di Lampedusa è stata una finestra sul mondo perchè prima i morti c’erano ma non si vedevano. Ricordo ancora quello che ho pensato davanti alle bare schierate sul molo dell’isola: la vista di tutte quelle salme mi ha fatto pensare che davanti a me c’era il fallimento della politica. Quando si dimentica il valore della persona si tocca davvero il fondo”. A dirlo all’Adnkronos è Cecile Kyenge, europarlamentare Pd ed ex ministro dell’Integrazione, parlando della commemorazione di domani a Lampedusa in ricordo delle 368 vittime del naufragio.
“Da lì – prosegue Kyenge – da quella tragedia, siamo ripartiti, ma bisogna fare ancora molto, lavorando sulla strada dell’inclusione e correggendo gli errori politici frutto di un approccio prevalentemente securitario. Oggi il tema dell’integrazione è ancora presente in politica ma manca un luogo deputato alla discussione di strategie che vadano oltre il discorso della sicurezza e guardino ad una dimensione sociale, come era il Ministero dell’Integrazione. Bisogna dare l’esempio all’Europa. La scelta di ‘Mare nostrum’ è stata coraggiosa e lungimirante e soprattutto una sfida all’Europa, lanciando il messaggio che bisogna andare oltre la dimensione emergenziale del problema. L’Italia deve pretendere di più dagli altri paesi: sono contenta che il commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, abbia detto in pubblico che è stupito da quanti criticano ‘Mare nostrum'”.
“Frontex – continua l’ex ministro – deve cambiare volto: non c’è scritto nei suoi obiettivi che l’intenzione è quella di salvare le persone. L’Europa deve correggere questa impostazione: bisogna cambiare gli accordi bilaterali coni paesi interessati dall’immigrazione e istituire dei luoghi di accoglienza e protezione dei migranti, lungo le tratte. Se l’Italia accetta Frontex così com’è fa un passo indietro. Il mio impegno in Europa è proprio questo ed ho ottenuto da Avramopoulos l’impegno a rivedere il regolamento di Dublino. Quando si dice che ‘Mare nostrum’ aumenta gli sbarchi si fanno delle dichiarazioni populiste che evitano una analisi politica profonda: il problema vero è che sono aumentati i conflitti. Serve una risposta politica coordinata anche con i consolati per mettere un esperto in ogni sede diplomatica in grado di agevolare quanti volessero iniziare il percorso di richiesta di asilo nei paesi di origine, senza essere costretti ad affrontare un viaggio rischioso”.