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Un impegno del governatore Rossi per i corsi di laurea aretini

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Un impegno del governatore Rossi per i corsi di laurea aretini

AREZZO – Il governatore regionale Enrico Rossi si impegnerà a salvare i corsi di laurea nelle professioni sanitarie ospitati dalla città di Arezzo. La promessa è arrivata in occasione di un incontro pubblico in cui il corpo studentesco universitario ha denunciato alla massima istituzione toscana la scelta dell’ateneo di Siena di accentrare nella propria città i corsi aretini di “Infermieristica”, “Tecniche di laboratorio Biomedico” e “Fisioterapia”. Gli studenti hanno esposto a Rossi i disagi economici e logistici che questa decisione porterà a loro e alle loro famiglie, oltre alla conseguente riduzione della qualità formativa e all’impoverimento di Arezzo. Il governatore ha dedicato alla questione un lungo intervento in cui ha assicurato la propria disponibilità a farsi carico della problematica e ad incontrare immediatamente il rettore di Siena per ricevere chiarimenti in merito. «Rossi ha escluso che questo trasferimento sia legato ad una mera scelta economica – spiega Jacopo Barra in rappresentanza del corpo studentesco, – e cioè alla possibilità che Siena abbia deciso di accentrare tutto nella sua città per ridurre i costi. Nel frattempo si è però impegnato per informarsi e per risolvere la questione, capendo con il rettore dell’università gli sviluppi della vicenda e, soprattutto, se è possibile mantenere ad Arezzo i tre corsi di laurea a rischio». Un precedente positivo riguarda i corsi di laurea in materie sanitarie di Pontedera che, di fronte alla possibilità del trasferimento verso Pisa, sono stati salvati con un’apposita convenzione che ha coinvolto l’Asl5 e la stessa università. Per mantenere le facoltà aretine si rende dunque necessaria la collaborazione tra le istituzioni e gli enti locali, già coinvolti a metà maggio dai Popolari per Arezzo con un’interrogazione in consiglio comunale in cui è stato richiesto l’impegno dell’intera città nella risoluzione della vicenda. Una svolta decisiva potrebbe arrivare venerdì 13 giugno in seguito ad un’importante riunione che vedrà come protagonisti il presidente del consiglio comunale di Arezzo Luciano Ralli, il direttore generale dell’Asl8 Enrico Desideri, il presidente del consiglio del dipartimento di medicina e chirurgia, e i tutor dei tre corsi di laurea. In contemporanea il resto del corpo studentesco darà vita ad una manifestazione silenziosa e pacifica di fronte all’università per dimostrare il proprio disappunto al possibile trasferimento verso Siena. Un disappunto già mostrato con la raccolta di oltre 3.000 firme. «Gli studenti non mollano – afferma il portavoce Giovanni Grasso. – Dopo la nostra mobilitazione, attenderemo gli esiti della riunione di venerdì per conoscere le sorti dei tre corsi di laurea e per sapere il destino di centinaia di universitari aretini».