Roma, 9 dic.(AdnKronos) – “Le associazioni di categoria non si siedano nei CdA delle banche ma siano a fianco delle aziende”. A rilanciare la critica alle politiche associative è una nota a firma Guerino Giuseppe Groppoli che guida la AL7 Meipa srl, azienda del settore accessori vetrate isolanti, 4mln di fatturato e 90% export, con sede a San Giorgio di Piano, esclusa da Unindustria Bologna “perché rea di aver interloquito anche con ex imprese associate e per essersi permessa di criticare l’operato dell’attuale dirigenza”. Una decisione, questa, contro cui l’AL7 “non farà ricorso” perchè, prosegue, “non ci sono le condizioni per rientrare in un’associazione che ha il 20% dei membri del Comitato di Presidenza (l’equivalente di una giunta) in concordato preventivo”.
Per Groppoli, invece, le associazioni dovrebbero “prioritariamente e doverosamente” aiutare le aziende “per esempio predisponendo modelli di class action contro le banche che hanno applicato interessi anatocistici, strumenti per la valutazione immediata del rating, anche dei singoli servizi, degli istituti bancari, creando un gruppo di lavoro permanente di avvocati pagato dall’associazione che difenda gli interessi degli associati nei confronti delle banche, istituendo una camera arbitrale low cost”.
“In questo particolare momento di crisi – conclude – è più che mai necessario avere risposte chiare e precise per le aziende associate che pagano, a volte con fatica, la quota associativa. Ad oggi le risposte a domande fatte da tempo non ci sono ancora”, continua chiedendosi “che fine faranno , ad esempio, i circa 30 milioni di euro di Bologna con la fusione di Unindustria Bologna, Modena e Ferrara” .