Home Nazionale Imprese: Confartigianato, tempi pagamento Pa più brevi ma traguardo lontano (2)

Imprese: Confartigianato, tempi pagamento Pa più brevi ma traguardo lontano (2)

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(AdnKronos) – Il sondaggio Confartigianato mostra che gli Enti pubblici più virtuosi sono le Asl che a settembre riescono a saldare le fatture in 75 giorni, rispetto ai 106 giorni rilevati a gennaio 2014. Più lenti i Comuni con 89 giorni rispetto ai 104 di gennaio. Peggiore, rispetto alla media nazionale, la situazione nel Mezzogiorno dove la Pa impiega 108 giorni per saldare le fatture alle imprese (erano 122 a gennaio 2014). L’area del Paese che ha visto la maggiore diminuzione dei tempi per saldare le fatture è il Centro, passato dai 117 giorni del 2013 ai 96 di settembre 2014.
Il Nord, pur registrando una contrazione più ridotta, resta la zona d’Italia in cui la Pa è più virtuosa, tra 79 e 81 giorni i tempi medi di pagamento, nonostante superi la soglia dei 30 giorni. Il problema dei ritardi di pagamento rispetto al limite legale è diffuso tra tutte le aziende, ma particolarmente sentito tra quelle del settore costruzioni, dove solo l’8% delle imprese viene pagato entro i 30 giorni dalla fatturazione. Le cose non migliorano nei rapporti commerciali tra privati: per il 36,6% delle imprese i tempi di pagamento si sono allungati, a fronte del 50% di imprenditori che non hanno rilevato cambiamenti, mentre appena il 13,9% dei creditori rileva un calo dei tempi per il saldo delle fatture.
“Le nostre imprese -sottolinea Merletti- hanno bisogno di certezze sul diritto a veder finalmente onorati i loro crediti. Una volta risolto definitivamente il problema dei debiti accumulati in questi anni, per evitare che il fenomeno si ripeta occorre finalmente adottare la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti verso la Pa. La compensazione, prevista tra i criteri della legge delega di riforma fiscale -aggiunge- rappresenta la strada più semplice per restituire risorse e serenità agli imprenditori”. Questa operazione, conclude, “equivarrebbe a una iniezione di liquidità, servirebbe ad allentare la morsa che schiaccia gli imprenditori e aprirebbe finalmente la stagione di rapporti di fiducia tra Stato, Regioni, Enti locali e imprese”.