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Influenza: medici famiglia, rallentate richieste vaccino ma non panico

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Roma, 1 dic. (AdnKronos Salute) – Gli italiani non si fanno prendere dal panico. I medici di famiglia, dall’osservatorio dei propri ambulatori, non registrano psicosi anche se sono diminuite le vaccinazione e cresciute le telefonate, del 20% circa, per la richiesta di informazioni.
“La domanda più frequente è: ‘mi sono vaccinato una settimana fa, o alcuni giorni fa. Corro qualche rischio?’ La nostra risposta è sempre la stessa: ‘no, eventuali effetti indesiderati si hanno solo nelle 48 successive alla somministrazione'”, spiega all’Adnkronos Salute Giacomo Milillo, segretario generale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg).
“Non registriamo – ribadisce – assolutamente psicosi. Preoccupazioni sì. Un po’ di ansia è sicuramente presente. Ed è maggiore al Centro Sud. Le persone si vaccinano di meno, sicuramente. Sia perché alcune Regioni hanno bloccato la campagna, sia perché i pazienti aspettano di avere maggiore chiarezza”. In ogni caso Milillo invita “a rivolgersi al medico di famiglia se si hanno dubbi o se si vogliono avere chiarimenti”, conclude.