Venezia, 1 dic. (AdnKronos) – “Sono apparse in questi giorni, su vari organi di stampa, notizie e indiscrezioni su possibili sanzioni disciplinari all’interno del Movimento 5 Stelle e verso di me, che avrebbero come motivazione dei problemi sulla ‘rendicontazione’ dei soldi dello stipendio da parlamentare da restituire. Quando siamo stati eletti, ci siamo impegnati a restituire una parte dello stipendio. Lo stiamo facendo. Periodicamente il capogruppo chiede di effettuare le restituzioni. L’ultima richiesta riguardava i mesi di aprile, maggio e giugno: bonifici che ho regolarmente effettuato, come è possibile verificare sul mio sito”. Lo sottolinea, in una nota, Gessica Rostellato, deputata del Movimento 5 stelle.
“Ci tengo a chiarire che il fatto che ci sia il rimborso dei soldi fino a giugno è proprio dettato dal fatto che i rimborsi non si fanno mensilmente ma periodicamente, su richiesta del capogruppo – spiega – Mi pare che perdere tempo, energie e arrivare a litigare fino al punto di prendere sanzioni disciplinari per una disputa su quale debba essere il sito che pubblica gli scontrini non sia ciò per cui siamo venuti qui”.
“I cittadini che ci hanno votato, per cercare di cambiare questo Paese in cui sono tantissime le cose che non vanno. Trovo assurdo che una forza che rappresenta il 25% dei cittadini perda del tempo a parlare ancora di scontrini – stigmatizza – Il mio lavoro in questo parlamento è quello di aiutare le imprese e le persone: grazie ad una battaglia condotta principalmente da me, sono stati trovati i fondi necessari a mantenere i contributi per le aziende che hanno assunto disoccupati prendendoli dalla ‘piccola mobilità’. Senza questa battaglia, circa 7.000 aziende si sarebbero viste arrivare delle comunicazioni con le quali l’Inps chiedeva loro di rendere dei soldi per sovvenzioni non più dovute”.