Home Nazionale Infortuni: Usb su operai morti a Rovigo, lavoro senza sicurezza continua a uccidere

Infortuni: Usb su operai morti a Rovigo, lavoro senza sicurezza continua a uccidere

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Roma, 22 set. – (Adnkronos) – ”Sono 4 gli operai morti in una azienda specializzata in trattamento di rifiuti speciali della provincia di Rovigo. Un tributo di morte inaccettabile, veri e propri omicidi spesso considerati solo un ‘effetto collaterale’ ma che in realtà sono il frutto del sistema degli appalti e sub-appalti al massimo ribasso, del lavoro nero, della precarietà. Ma non nascondiamoci dietro un dito: l’insicurezza crescente sui cantieri è frutto della fretta, dei ‘cottimi’, dei tempi che vengono via via compressi, mettendo il lavoratore di fronte alla rincorsa sfrenata del compimento del proprio lavoro nel minor tempo possibile”. Lo dichiara Franca Peroni, dell’esecutivo nazionale Usb.
“Si muore troppo spesso, e nel settore dell’igiene ambientale, i numeri cominciano a diventare eccessivi – prosegue – Fanno specie le postume visite sul luogo del misfatto e le addolorate dichiarazioni di costernazione di chi (dalla senatrice leghista Munerato al Presidente della Regione Veneto) ai vari livelli amministrativi e politici dovrebbe intervenire, ma prima! Di questo si dovrebbe occupare il governo, altro che ‘jobs act’, di garantire un diritto fondamentale: quello della vita, troppo spesso spezzata nei luoghi di lavoro anzichè demolire il diritto alla reintegra e a conservare il posto di lavoro a fronte di un licenziamento illegittimo”.
”La Unione Sindacale di Base risponderà a questo ennesimo omicidio sul lavoro, oltre che con il cordoglio e la vicinanza alle famiglie, con una campagna di mobilitazione contro le privatizzazioni e gli appalti al massimo ribasso che sono le cause principali di questi fatti tragici – conclude – Chiamiamo i lavoratori e le lavoratrici alla mobilitazione e alla vigilanza sui posti di lavoro e nei territori per contrastare la spending review delle vite umane. Non ci piegheremo ai ricatti del Job Acts, delle spending review e delle leggi di stabilità. Un lavoro dignitoso, sicuro, e veramente tutelato prima di tutto”.